#7 UNA GIORNATA PARTICOLARE
Anno: 1977
Durata: 103 minuti
Genere: drammatico
Regia: Ettore Scola
Interpreti e personaggi
Sophia Loren: Antonietta
Marcello Mastroianni: Gabriele
La giornata particolare è quella del 6 maggio 1938, giorno della visita di Adolf Hitler a Roma. Il marito di Antonietta, fascista convinto trascina i loro 6 figli a vedere il Duce che incontra il Führer, mentre lei rimane a casa.
Nel monumentale condominio di Palazzo Federici, costruzione di epoca fascista, rimangono lei e Gabriele, un ex conduttore radiofonico dell'EIAR licenziato e destinato al confino in Sardegna perché omosessuale. Il merlo indiano di Antonietta fugge dalla sua gabbia e va a posarsi sul davanzale di Gabriele. I due si incontrano, proprio mentre lui sta meditando di uccidersi. Un incontro provvidenziale che salva lui dai suoi propositi suicidi e lei, per un momento, dalla sua vita piatta e ordinaria.
Il primo piano sequenza iniziale del film, che porta lo spettatore nella casa e nella vita sempre uguale di Antonietta fatta di montagne di panni da piegare di figli e marito da accudire, è tra i più lunghi della storia del cinema italiano.
Nel suo libro autobiografico Ieri, oggi e domani, Sophia Loren descrive l’incontro tra i due protagonisti in modo commuovente: "Basta poco per incontrarsi, basta seguire un merlo indiano scappato dal balcone, basta osare più in alto sulla terrazza, tra le lenzuola che asciugano al sole, per illuminare un cielo sbiadito di nuovi colori".
#8 UN SACCO BELLO
Anno: 1980
Durata: 97 minuti
Genere: commedia
Regia: Carlo Verdone
Interpreti e personaggi
Carlo Verdone: Enzo, Ruggero Brega, Leo Nuvolone, Don Alfio, Anselmo, il Professore
Veronica Miriel: Marisol
Mario Brega: Mario Brega, padre di Ruggero
Film d’esordio alla regia di Carlo Verdone, lo vede anche interpretare diversi personaggi memorabili alle prese con una Roma semideserta e oppressa dal sole di ferragosto.
È Enzo, che con i suoi jeans attillati, la camicia aperta e gli occhiali tattici, vuole partire per mirabolanti avventure erotiche alla volta di Cracovia, portando con sé penne a sfera e calze di nylon. Il problema è che è solo, e dopo avere chiamato tutti i numeri della sua rubrica e gli amici degli amici, riesce a convincere solo Sergio a partire con lui. Appena fuori città, però, Sergio si sente male e viene ricoverato d’urgenza.
È Leo, un ragazzotto goffo, ingenuo e succube della mamma che lo attende a Ladispoli per trascorrere il Ferragosto. Mentre rientra a casa per preparare i bagagli, incontra una graziosa turista spagnola in difficoltà che lo convince ad accompagnarla a fare un giro per la città. La sera a casa, Leo organizza una cena romantica, immaginando la sua prima avventura sentimentale.
È Ruggero, ragazzone biondo dalla chioma fluente e dalla parlata caratteristica, un hippie che vive isolato in una comune in Umbria. Appena mette piede a Roma per raccogliere fondi per la comune, viene intercettato dal padre che lo convince a seguirlo a casa e farà di tutto per persuaderlo a intraprendere un’esistenza “normale”.
La notte prima del primo ciak del film, l’ansia di Verdone era alle stelle. Fu così che il grande regista e padre degli spaghetti western Sergio Leone, Leone bussò alla sua porta e gli disse: "Andiamo a camminare", per stemperare la tensione.
L’appuntamento "a mezzogiorno ar Palo della morte" è un must per gli appassionati del film, che ogni 15 agosto si ritrovano con penne a biro e calze di nylon in questa location per scattare una foto da postare sulla pagina Facebook dedicata al film.
Luoghi:
Bocca della Verità
Piramide Cestia/Porta San Paolo
Trastevere
Bioparco
#9 IL MARCHESE DEL GRILLO
Anno: 1981
Durata: 139 minuti
Genere: commedia, storico
Regia: Mario Monicelli
Interpreti e personaggi
Alberto Sordi: Onofrio del Grillo/Gasperino il carbonaro
Paolo Stoppa: Papa Pio VII
Flavio Bucci: il capo dei briganti, Don Bastiano
Ambientato nella Roma del 1809, minacciata dall’esercito di Napoleone, Alberto Sordi veste i panni del marchese Onofrio del Grillo, duca di Bracciano, marchese di Santa Cristina e conte di Portula, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII. Un uomo beffardo e vizioso, che fa tutto, tranne portare a termine i propri impegni, passa il tempo tra bettole e osterie o con le sue amanti. Ma il suo passatempo preferito, per cui è famoso in tutta la città, è quello di architettare scherzi incredibili, a volte anche crudeli, per riempire il vuoto delle sue giornate. Tra le sue vittime preferite ci sono la sua famiglia, il popolo e il povero Papa, impersonato da un grande Paolo Stoppa, vincitore del Nastro d’Argento per la sua interpretazione.
L’incontro casuale con un povero carbonaio alcolizzato, Gasperino, che gli somiglia come una goccia d’acqua, dà il via a una serie di situazioni ad alto tasso comico.
Il personaggio del marchese Onofrio Del Grillo è realmente esistito. Era un nobile che ricoprì le stesse cariche di quello descritto nel film, anche se visse tra 1714 e il 1787, quindi prima rispetto al periodo in cui è ambientato il film.
Secondo alcuni aneddoti popolari romani esisteva un nobile della famiglia Del Grillo amante di scherzi e burle ai danni dei popolani, ma la sua identificazione con l’Onofrio del grande schermo non è storicamente dimostrata.
Probabilmente, il Marchese del Grillo di Monicelli è una sintesi delle due figure, quella storica e quella dei racconti popolari, adattata alle necessità narrative.
Luoghi:
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori
Parco degli Acquedotti
Palazzo Pamphilj a Piazza Navona
Piccola Farnesina ai Baullari – Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
Museo di Roma Palazzo Braschi
Stadio Palatino
Casa dei Cavalieri di Rodi
San Giorgio in Velabro
#10 IL VENTRE DELL’ARCHITETTO
Anno: 1987
Durata: 118 minuti
Genere: drammatico, grottesco
Regia: Peter Greenaway
Interpreti e personaggi
Brian Dennehy: Stourley Kracklite
L'estroso regista britannico Peter Greenaway, nel corso della sua carriera, ha realizzato lavori sempre molto particolari dal punto di vista narrativo, con leitmotiv ossessivi e intimamente legati al mondo dell'arte.
Non fa eccezione Il Ventre dell'architetto che racconta le vicissitudini dell’architetto americano Stourley Kracklite. Il film è ambientato durante il suo soggiorno di nove mesi a Roma per l'organizzazione di una mostra su Etienne-Louis Boullée, architetto francese del Settecento verso il quale prova una passione smisurata che rasenta l’ossessione. Durante questo periodo, nel ventre della moglie cresce un figlio, nel suo un forse un tumore. Per il protagonista inizia, quindi, una parabola discendente fatta di fissazioni e follie che culmina nel finale doloroso e grottesco.
La prospettiva allucinata della vicenda è perfettamente allineata con la tendenza visionaria di Boullée: i suoi progetti singolari non furono mai realizzati materialmente.
L'immagine del ventre è uno dei fili conduttori dell’intera vicenda. Angosciato dalla presunta presenza del tumore, Kracklite si circonda di fotocopie e ingrandimenti di riproduzioni grafiche di diverse pance, intervenendo su di esse per circoscrivere la zona dolente e capire l'entità dei suoi dolori. Tra i tanti, il ventre prescelto è quello di Andrea Doria come Nettuno (1550-1555) di Bronzino, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera.
Numerosi sono, inoltre, i riferimenti artistici e architettonici che percorrono il film per tutta la sua durata. Testimoni muti, certo, ma significanti dell’universo simbolico che Greenway lega a doppio filo con l’evoluzione del declino fisico, morale e professionale del suo protagonista.
Luoghi:
Stadio dei marmi
Palazzo della Civiltà Italiana
Musei Capitolini – Palazzo dei Conservatori
Pantheon
Vittoriano
Mausoleo di Augusto
#11 CARO DIARIO – CAPITOLO I: “IN VESPA”
Anno: 1993
Durata: 100 minuti
Genere: commedia, satirico
Regia di Nanni Moretti
Interpreti e personaggi
Nanni Moretti: Nanni
Jennifer Beals: Se stessa
“Caro diario, c’è una cosa che mi piace fare più di tutte!”
Comincia così, sulle note coinvolgenti di Batonga, l’omaggio di Nanni Moretti alla sua Roma. In sella alla sua Vespa 125 GTR del ’75 blu, nella città semideserta di agosto, il regista ci accompagna in un giro tra i quartieri e le strade a lui più cari.
Le inquadrature sulle bellezze paesaggistiche, architettoniche e monumentali della Capitale fanno da sfondo alle riflessioni del protagonista, che spaziano dalla critica cinematografica, in particolare rivolta al cinema hollywoodiano, alla sociologia e all’urbanistica peculiare di alcuni quartieri tra cui Garbatella e Spinaceto, quartiere dormitorio a sud di Roma. L'itinerario si conclude all’Idroscalo di Ostia, nel luogo in cui fu ucciso Pier Paolo Pasolini, di fronte al monumento eretto in sua memoria.
Nanni Moretti ha trascorso la sua infanzia e frequentato le scuole nel quartiere Prati, dove ha anche girato i suoi primi film Io sono un autarchico nel 1976 ed Ecce bombo nel 1978, le pellicole che lo hanno reso celebre.
Una delle scene più toccanti di In Vespa è quella girata all’Idroscalo di Ostia, l'unico quartiere di Roma bagnato dal mare. Moretti rende omaggio al grande poeta e regista Pier Paolo Pasolini, recandosi presso il monumento alla sua memoria. Una scultura contemporanea in cemento che nel film si trova in stato di abbandono in un’area isolata e malridotta. Oggi, quell’area è stata bonificata e resa oasi ecologica.
Luoghi:
Quartiere Prati
Gianicolo
Porta San Sebastiano
Piazza del Popolo
Ponte Flaminio
Idroscalo (Ostia)
#12 IL TALENTO DI MR. RIPLEY
Anno: 1999
Durata: 139 minuti
Genere: drammatico, thriller
Regia: Anthony Minghella
Interpreti e personaggi
Matt Damon: Tom Ripley
Gwyneth Paltrow: Marge Sherwood
Jude Law: Dickie Greenleaf
Cate Blanchett: Meredith Logue
Philip Seymour Hoffman: Freddie Miles
Sergio Rubini: ispettore Giovanni Roverini
Il talento di Tom Ripley, protagonista dell’acclamato e pluripremiato film di Minghella, è l’arte dell’inganno che lo porta a commettere atti deprecabili, piuttosto che essere un “signor nessuno”. Tom Ripley è un giovane ragazzo americano di bella presenza, colto, raffinato ed educato. Ma è tutta una menzogna. È uno zelig di origini modeste che cerca di nascondere a qualsiasi costo la sua estrazione sociale.
Tom è abbagliato dal mondo scintillante dell’alta società, e cerca di inserirsi tra i giovani ricchi che ne fanno parte e vivere alle loro spalle, ma ben presto realizza quanto tutto sia caduco, arido ed effimero, perfino le amicizie.
Per uscire dalle situazioni pericolose in cui si trova dopo aver assunto l’identità di uno dei suoi amici, è costretto a improvvisare e a continuare a fingere. E lo fa senza rimorso o vergogna, imbarcandosi in compiendo percorso di formazione spericolato e senza rimorsi, ma sempre col sorriso sulle labbra.
Per girare il film, Jude Law ha imparato a suonare il sassofono, mentre Matt Damon ha imparato più che a suonare il piano, a ricreare la giusta sequenza dei tasti, perché la musica che si ascolta è interpretata da musicisti professionisti.
Il talento di Mr. Ripley è liberamente tratto dal romanzo omonimo scritto, nel 1955, da Patricia Highsmith. Il romanzo è il primo di una serie in cui appare Tom Ripley, che ritorna anche nei successivi Il sepolto vivo, L’amico americano, Il ragazzo di Tom Ripley e Ripley sott’acqua.
Luoghi:
Piazza di Spagna
Fontana delle Tartarughe
Piazza Navona
Palazzo Costaguti
Foro Romano
Ponte Sant’Angelo
Musei Capitolini