Villa Carlo Alberto al Quirinale

Il giardino, situato di fronte al Palazzo del Quirinale, era originariamente chiamato anche Giardino del Quirinale; solo in un secondo momento prese il nome dal monumento equestre di Carlo Alberto di Savoia, qui posto nel 1900.

Il terreno dove venne sistemato il giardino, fu espropriato nel 1871 dal Ministero della Real Casa, nell'ambito delle sistemazioni progettate dopo il 1870, che prevedevano la costruzione dei Ministeri e del Parlamento, le strutture pubbliche più importanti del nuovo regno, vicino al Palazzo Reale del Quirinale. I lavori per la realizzazione di un giardino cominciarono nel 1887 e furono affidati a Giuseppe Roda, giardiniere reale. Roda progettò una grande aiuola centrale di forma ellittica, circondata da viali curvilinei e da altre aiuole minori, alberi d'alto fusto, un pergolato con rose (oggi non più visibile) e una fontana rustica, il tutto racchiuso da mura poi sostituite dall'attuale balaustrata. Il giardino venne completato nel 1888. Nel 1969, per iniziativa del Presidente della Repubblica, l’area fu aperta al pubblico, la consegna ufficiale al Comune è avvenuta però solo nel 1998. Nel 2014 sono stati effettuati lavori di restauro vegetazionale.

Oggi si può accedere alla Villa da via del Quirinale e dalla doppia scalinata di via Piacenza. Il restauro del giardino, progettato insieme al Giardino di Piazza Cairoli da Edouardo André alla fine dell'ottocento, ne ha ricreato l'atmosfera, ripristinando i viali da passeggio pavimentati con ghiaia, il laghetto romantico con scogliere di tufo, dalle quali scende una cascatella d'acqua e l'impianto di vegetazione tipica dei giardini dell'epoca. Due cancellate in ferro, riprese da un disegno dell'ottocento mai realizzato, proteggono l’area. Per quanto riguarda la flora, il giardino è adorno di una Sterculia platanifolia di dimensioni gigantesche, alcuni ippocastani e un esemplare di fillirea augustifolia.

Il giardino è attualmente gestito dal Dipartimento Ambientale.

Foto: Sovrintendenza Capitolina