Porta Tiburtina o Porta San Lorenzo è una porta d'ingresso nelle Mura Aureliane di Roma, attraverso la quale la via Tiburtina usciva dalla città. Originariamente era solo un fornice monumentale realizzato in età augustea (5 a.C.) per permettere il passaggio, al di sopra della via Tiburtina, di un gruppo di acquedotti (Aqua Marcia, Tepula, Iulia). Tra il 270 e il 275 l'arco venne inglobato nelle Mura.
Quando l'imperatore Onorio, restaurò e rinforzò le mura (401-402), fu aggiunto un nuovo ingresso davanti a quello più antico, successivamente distrutto da Pio IX nel 1869. In tal modo l’intera struttura si presenta con un doppio aspetto architettonico: quello romano repubblicano verso l’interno e quello esterno con i merli e le torri. Inoltre, la base della porta esterna risulta essere circa un metro e mezzo sopraelevata rispetto alla base dell’arco augusteo e con un’apertura non simmetrica rispetto a quest’ultimo.
L'arco eretto da Augusto, che ora forma il lato interno della porta e si trova a un livello alquanto più basso dell’odierno livello stradale, è interamente in travertino e in ottimo stato di conservazione con pilastri tuscanici e le chiavi di volta ornate da bucrani.
L’attico è attraversato dai tre acquedotti e reca tre iscrizioni. Quella superiore, in corrispondenza del canale della Aqua Iulia, risale all’anno di costruzione dell’arco. Al centro, sulla conduttura dell'Aqua Tepula, si trova l'iscrizione risalente al restauro di Caracalla nel 212. Sul canale inferiore, quello dell'Aqua Marcia, vi è l'iscrizione celebrante il restauro voluto da Tito nel 79. Dall’altro lato vi è l’iscrizione onoriana che ricorda l’ampliamento delle mura e riporta, come curatore dell’opera, il nome di Flavio Macrobio Longiniano, prefetto di Roma nel 402.
Chiesa di Santa Bibiana
Piazza Vittorio Emanuele II
Il cuore del multietnico quartiere Esquilino
Basilica di San Lorenzo fuori le Mura
Informazioni
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.