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Le Terrazze del Vittoriano

Locations

Le Terrazze del Vittoriano, Piazza Venezia
Piazza Venezia
41° 53' 42.6372" N, 12° 28' 58.1232" E
Le Terrazze del Vittoriano, Via di San Pietro in Carcere
Via di San Pietro in Carcere
41° 53' 40.344" N, 12° 29' 2.6916" E
Le Terrazze del Vittoriano, Via del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello
41° 53' 40.8048" N, 12° 28' 55.7256" E
Le Terrazze del Vittoriano, Via del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello
41° 53' 40.8048" N, 12° 28' 55.7256" E

Itinerari Guidati

Title 
Itinerari Guidati
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CITY SIGHTSEEING ROMA

La City Sightseeing Roma ti farà attraversare la Città Eterna in un viaggio nella storia. A bordo dei bus scoperti a due piani, nel tipico colore rosso del prestigioso marchio mondiale City Sightseeing © , potrai visitare, comodamente seduto, le chiese, i monumenti, i palazzi, le piazze e le vie della Roma Imperiale, della Roma Cristiana, della Roma Barocca e della Roma Contemporanea. Per maggiori info vai al Sito web

GRAY LINE I LOVE ROME

Tours alla scoperta delle principali attrazioni di Roma. Per maggiori info vai al Sito web

GREEN LINE TOURS

Salite sul double decker bus dal quale scoprire la bellezza di Roma a 360 gradi. Passerete momenti di svago e di cultura nei punti di maggior interesse artistico e storico nella città eterna. Per maggiori info vai al Sito web

ROMACRISTIANA - O.R.P.

Un giro panoramico no-stop a bordo dell'Open Bus Roma Cristiana. Per maggiori info vai al Sito web

ROME OPEN TOUR

Una splendida visione panoramica della città dall’alto dei Bus turistici a due piani. Il servizio offre la possibilità di visitare Roma stando comodamente seduto a bordo dei bus o di usufruire  del servizio “Sali e scendi” che permette di  raggiungere rapidamente tutte le meraviglie della città Eterna . Un commento multilingua accompagna il turista durante la visita. Offre inoltre l’esclusiva possibilità di acquistare un biglietto combinato sali e scendi  “Bus & Boat” da poter utilizzare a bordo dei Bus Rome Open Tour e dei Battelli di Roma. Possibilità di  acquisto online , a bordo bus o presso le rivendite autorizzate. Per maggiori info vai al Sito web

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Modificato da redazione 

San Giovanni e la Notte delle Streghe

Title 
San Giovanni e la Notte delle Streghe
Abstract 

Leggende e tradizioni nella notte tra il 23 e il 24 giugno

descrizione 

Una delle feste religiose e profane più sentite nella Roma di una volta era quella di San Giovanni, patrono della città, festeggiato il 24 giugno. La festa cominciava la notte della vigilia, la cosiddetta “notte delle streghe”, durante la quale si credeva che le streghe venissero chiamate a raccolta sui prati del Laterano dai fantasmi di Erodiade e di sua figlia Salomè, dannate per aver causato la decapitazione del santo, e andassero in giro per la città a catturare le anime prima di proseguire per Benevento, città delle streghe per eccellenza. Era quindi essenziale ricorrere a rituali magici e forme di esorcismo. 

Dopo aver benedetto i letti e la porta di casa, la gente partiva da tutti i rioni di Roma al lume di torce e candele: arrivati sulla piazza, si accendevano falò per scacciare le forze occulte, si pregava e si mangiavano le lumache nelle osterie e nelle baracche allestite sulla piazza. Alcune famiglie se le portavano addirittura da casa, in un “callaro”, ovvero un enorme pentolone, pieno di lumache al sugo. Mangiare le lumache, le cui corna rappresentavano discordie e preoccupazioni, significava infatti distruggere le avversità. 

In questa magica notte entrano in gioco anche la rugiada, cui si attribuivano poteri curativi e che veniva raccolta sui prati, e l’aglio, per il famoso il proverbio “Chi non compra aglio a San Giovanni, è povero tutto l’anno”. Durante la notte venivano inoltre aperti al pubblico i bagni del Tevere e gli abitanti della città potevano bagnarsi nella fontana di San Giovanni: si credeva infatti che durante il giorno della sua festività il santo avrebbe regalato maggiori miracoli rispetto al resto dell'anno. 

La partecipazione popolare era massiccia, si mangiava e si beveva in abbondanza e soprattutto si faceva rumore con trombe, trombette, campanacci, tamburelli e petardi di ogni tipo per impaurire le streghe, affinché non potessero cogliere le erbe utilizzate per i loro incantesimi. La festa si concludeva al sorgere del sole: lo sparo del Cannone di Castel Sant’Angelo annunciava l’inizio della messa celebrata dal Papa alla Basilica di San Giovanni in Laterano, dopo la quale dalla loggia della basilica venivano gettate monete d’oro e d’argento, scatenando così la folla presente. 

Oggi, purtroppo, la tradizionale festa di San Giovanni ha perso quasi del tutto la sua antica importanza, ma rivive da alcuni anni a questa parte in alcune manifestazioni organizzate per l’occasione.

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immagine copertina 
Basilica di San Giovanni in Laterano
Modificato da redazione 

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