È uno dei luoghi di incontro più amati dai giovani romani e dai turisti, grazie ai locali e all’atmosfera accogliente che la caratterizzano: situata nel cuore di Trastevere, davanti a ponte Sisto, tra lungotevere della Farnesina e lungotevere Raffaello Sanzio, questa incantevole piazzetta è dedicata al grande poeta satirico romanesco Carlo Alberto Salustri, meglio noto come Trilussa.
Qui è collocata la bella fontana dell’Acqua Paola opera degli architetti Van Santen, detto il Vasanzio, e Giovanni Fontana, voluta da papa Paolo V Borghese (1605-1620) nel 1613, per alimentare i rioni di Trastevere, Borgo, Regola e Ponte. Concepita come un arco monumentale con una nicchia centrale fiancheggiata da due colonne ioniche, la fontana presenta un alto attico sul quale giganteggia lo stemma della famiglia Borghese, con aquila e drago, e un’iscrizione celebrativa dedicata al pontefice, per aver condotto l’acqua anche sulla sponda sinistra del Tevere. In origine si trovava all’estremità di via Giulia, a ridosso dell’Ospizio dei Mendicanti edificato da papa Sisto V Peretti (1585-1590), e traeva le acque dall’acquedotto Traiano-Paolo.
Nel 1870, quando si decise di realizzare gli argini del Tevere dopo una disastrosa alluvione, la fontana fu smontata. Quasi la metà dei pezzi si ruppero o vennero suddivisi tra i vari magazzini comunali e, quando nel 1898 venne ricostruita in piazza Trilussa, l’architetto Vescovali poté utilizzare soltanto quel poco che ne era rimasto. Il risultato fu comunque notevole: la fontana fu ricostruita in una posizione sopraelevata rispetto al piano stradale e sulla sommità di una gradinata di quindici scalini, in asse con ponte Sisto e in collegamento visivo con l’imponente mostra dell’Acqua Paola collocata sulla sommità del Gianicolo.
Sulla piazza è situato anche il monumento che celebra il grande poeta romano che le dà il nome. Nato a Roma nel 1871 e qui morto nel 1950, Trilussa era famoso per le sue poesie ironiche che bacchettavano i politici corrotti, ogni fanatismo e gli intrallazzi dei potenti, tra i suoi bersagli preferiti. Inaugurata il 21 dicembre 1954, la statua raffigura il poeta intento a declamare le sue poesie e fu realizzata dallo scultore Lorenzo Ferri in bronzo. Di fianco al monumento si possono leggere i versi in dialetto romanesco di All'ombra, una delle composizioni poetiche che meglio rappresentano la personalità e la visione disincantata dell’arguto scrittore.
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