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Rione XIV - Borgo

Castel Sant'Angelo

Situato tra il Tevere e la Città del Vaticano, il Rione Borgo si trova a ridosso della Basilica di San Pietro e dei Musei Vaticani di cui costituisce un’anticamera naturale. Il suo territorio è disseminato di ristoranti, hotel, piccoli negozi di souvenir religiosi e storiche botteghe di abiti e paramenti talari.

Il suo nome deriva dalla parola sassone Burg, che designa una sorta di piccolo fortilizio o un villaggio di piccole dimensioni racchiuso in una cinta muraria e separato dalla città. Molte delle sue strade, inoltre, non sono chiamate vie, ma borghi.

Tra i monumenti e i luoghi di maggior interesse storico e turistico, troviamo Castel Sant'Angelo, l‘antico mausoleo fortificato che custodiva le spoglie dell’Imperatore Adriano e che oggi è la sede del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, Ponte Sant’Angelo, forse il più bel ponte di Roma, su cui sono collocate due schiere di magnifici angeli che scortano coloro che lo attraversano sulla riva opposta del Tevere, verso San Pietro, il Passetto di Borgo, o er "Coridore de Borgo”, il passaggio merlato e sopraelevato che unisce i Palazzi Vaticani a Castel Sant’Angelo, veloce via di fuga e di salvezza dei papi minacciati dalle invasioni delle popolazioni germaniche, il Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia che, edificato intorno al 727 d.C., ospitava i pellegrini diretti alla Tomba dell'Apostolo Pietro.

Il Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia fu eretto sull’area che anticamente era occupata dagli Horti di Agrippina Maior (14 a.C. – 33 d.C.), un’area costellata da costruzioni imperiali – di cui ancora conserva, nei sotterranei, resti di pareti di opus reticulatum, pavimenti a mosaico, sculture e affreschi – ampi e sontuosi giardini che dal Gianicolo si estendevano lungo la riva destra del Tevere.

Poco distante, inoltre, sorgeva un’altra delle piramidi che, dopo la conquista dell’Egitto nel 31 a.C. da parte di Ottaviano Augusto in seguito alla morte di Cleopatra, l’edilizia funeraria romana cominciò a edificare ispirandosi ai modelli egiziani, dando vita a una vera e propria moda. La piramide, indicata come Meta Romuli, "Piramide vaticana" o "Piramide di Borgo", si credeva fosse il luogo di sepoltura di Remo, mentre la Piramide Cestia, situata in prossimità di Porta San Paolo, si pensava essere la tomba del fratello Romolo, il fondatore di Roma.

A Borgo Pio, all’angolo con via del Campanile, potete scorgere un’incisione piuttosto curiosa dallo scopo non immediatamente comprensibile, ma di grande importanza per chi viveva in quest’area: un cerchio scolpito nella pietra. Di cosa si tratta? Nei periodi di carestia, i numerosi fornai presenti nella zona risparmiavano sulla quantità di farina usata per le pagnotte facendone sempre di più piccole, nonostante il prezzo rimanesse invariato. La cosa non passò inosservata e fu così che venne creato quel disco che stava a rappresentare la misura esatta entro la quale dovevano rientrare le pagnotte per essere vendute e per non frodare la popolazione affamata.

Tra il 1935 e il 1937, per permettere l’edificazione dell’attuale via della Conciliazione, che collegava idealmente lo Stato Vaticano con lo Stato Italiano, venne demolita la cosiddetta Spina di Borgo, così chiamata perché i suoi edifici erano racchiusi tra due strade convergenti, Borgo Nuovo e Borgo Vecchio, che davano all’isolato la forma di un triangolo che puntava a Castel Sant’Angelo. Costituita da un intrico di vicoli su cui sorgevano abitazioni modeste insieme a palazzi nobiliari, molti dei quali smontati e ricostruiti ai lati di via della Conciliazione, la spina di Borgo aveva una particolarità, oggi, purtroppo, perduta: una volta usciti dal dedalo di stradine o girato l’angolo di un palazzo, come per magia si palesava agli occhi dei visitatori la magnificenza del Colonnato di Bernini e della Basilica di San Pietro.

Confini: piazza Pio XII, largo del Colonnato, piazza della Città Leonina, via di Porta Angelica, piazza del Risorgimento, via Stefano Porcari, via Alberico II, piazza Adriana, lungotevere Castello, lungotevere Vaticano, lungotevere in Sassia, piazza della Rovere, galleria Principe Amedeo di Savoia, piazza del Sant'Uffizio, via Paolo VI, largo degli Alicorni.

Lo stemma del rione è rappresentato da un leone accovacciato di fronte a tre monti sovrastati da una stella. I tre monti e la stella fanno parte dell'emblema araldico di Papa Sisto V che, il 9 dicembre 1586, elesse Borgo XIV rione di Roma. In altre versioni, i tre monti sono poggiati su un forziere che rappresenterebbe il tesoro e gli archivi segreti del Vaticano, poi trasferiti da Sisto V a Castel Sant’Angelo, che nello stemma, sono sorvegliati dal leone.

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