Monumento a Trilussa

Dedicato a uno dei più celebri poeti di Roma, il monumento sorge nella piazza a lui intitolata dal 1952, nota in passato come piazza Ponte Sisto, dal suggestivo ponte che collega il caratteristico Rione Trastevere al Rione Regola. 

Nato nella Capitale nell’ottobre del 1871, Carlo Alberto Salustri decise di firmare i suoi componimenti con lo pseudonimo di Trilussa, ricavato dall’anagramma del suo cognome. Autore di celebri Sonetti e Favole romanesche, fece della borghesia, dei suoi usi e dei suoi costumi il principale bersaglio della sua satira non priva di un certo moralismo. 

In seguito alla sua scomparsa, avvenuta nel 21 dicembre 1950, il Comune di Roma gli rese omaggio disponendo la collocazione di un sarcofago di foggia romana sulla sua tomba nel Cimitero Monumentale del Verano.  Quattro anni dopo, si decise di erigere una statua in suo onore nella piazzetta di Trastevere.

L’opera, realizzata dallo scultore romagnolo Lorenzo Ferri, fu inaugurata il 21 dicembre 1954 alla presenza di una vasta folla. Posizionato sul lato destro della piazza, il mezzo busto in bronzo è collocato su un basamento in cortina laterizia, decorato da elementi architettonici antichi, e ritrae il poeta chino, come nell’atto di recitare le sue poesie, accompagnando con il movimento della mano la ritmica cadenza dei suoi versi.

Sotto la scultura, un'iscrizione riporta i versi di All’ombra, componimento rappresentativo della satira efficace e sottile e della pungente ironia popolare di una delle grandi “voci di Roma”:

Mentre me leggo er solito giornale
spaparacchiato all'ombra d'un pajaro
vedo un porco e je dico: - Addio, majale! –
vedo un ciuccio e je dico: - Addio, somaro! –

Forse 'ste bestie nun me capiranno,
ma provo armeno la soddisfazzione
de poté dì le cose come stanno
senza paura de finì in priggione.

Foto: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Official Website