Situato a pochi passi dalla Basilica di San Pietro in Vaticano, all’altra estremità di Ponte Sant’Angelo, si erge imponente il Mausoleo di Adriano, conosciuto anche con il nome di Castel Sant’Angelo, un edificio unico nel suo genere perché può essere considerato, allo stesso tempo, monumento, area archeologica e museo.
La storia di Castel Sant’Angelo, infatti, percepibile e stratificatasi nei secoli in ogni suo angolo, ha reso il monumento un vero e proprio “museo di se stesso” che custodisce, però, al suo interno, numerose ed eterogenee collezioni, acquisite in diversi momenti storici, che hanno arricchito un percorso di visita già notevolmente suggestivo.
Il Mausoleo divenne sede museale nel 1925, per ospitare collezioni di arte e storia riconducibili a tre nuclei principali costituiti dalle vestigia romane del mausoleo imperiale, dal castello fortificato e dagli appartamenti papali.
Il museo vanta, poi, svariate collezioni di sculture, dipinti, reperti marmorei, armi, mobili e oggetti di varia provenienza, in parte recuperati nello scavo della rampa elicoidale del mausoleo, in parte ceduti dal Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano e dal disciolto Museo Artistico Industriale, in parte acquisito sul mercato antiquario e a seguito delle mostre allestite per celebrare l’Esposizione Universale del 1911. Conserva, inoltre, cimeli dell’Esercito Italiano.
In alcuni periodi dell’anno è possibile percorrere il famoso Passetto o er Corridore (il Corridoio), di Borgo: un passaggio sopraelevato e fortificato che collega il Vaticano con Castel Sant'Angelo, passando sulle Mura Vaticane. In caso di necessità, il Papa poteva passare dai Palazzi Vaticani al Castello ed allo stesso tempo avere un bastione che permettesse un miglior controllo del Rione.
L’importanza strategica del Passetto emerse maggiormente nei periodi più oscuri e dolorosi per Roma e per la Chiesa stessa. Infatti di esso si servì Alessandro VI Borgia quando nell’anno 1494 lo percorse per trovare rifugio nel Castello durante l'invasione di Roma ad opera delle milizie di Carlo VIII di Francia. Nel 1527, poi il Passetto fu utilizzato come via di fuga anche dal pontefice Clemente VII Medici (1523-1534) che si rifugiò a Castello durante il Sacco di Roma perpetrato dai Lanzichenecchi di Carlo VIII. E' questa l'ultima grande impresa legata al Passetto, che con la fine del Cinquecento vede tramontare la sua funzione difensiva.
CURIOSITA’ Nel 1527 Papa Clemente VII si lasciò crescere la barba in segno di lutto per la sciagura che stava colpendo Roma; si dice però che in realtà il suo intento fosse quello di rendersi irriconoscibile per un’eventuale fuga. Dopo di lui fino a Paolo V tutti i papi portarono la barba.
Ponte Sant'Angelo
Basilica di San Pietro
Il Passetto di Borgo
Informazioni
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).
Chiuso il lunedì, 25 dicembre (salvo aperture straordinarie disposte dal Ministero della Cultura)
Per gli aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo
Location
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