Fino alla metà del Cinquecento, le Terme di Diocleziano, che oggi si affacciano su piazza della Repubblica, apparivano solo una grandiosa eredità antica.
Nel 1561, Papa Pio IV de’ Medici (1559-1565), su impulso del sacerdote siciliano Antonio Lo Duca devoto al culto degli angeli, decise di far costruire una chiesa all’interno delle Terme.
Dell’edificazione fu incaricato nientemeno che un 86enne Michelangelo. Il grande artista progettò la chiesa integrando l’edificio sacro nelle terme, senza alterare la struttura romana dell’aula rettangolare lunga oltre 90 metri; per l’abside fu utilizzata la natatio, ovvero la piscina scoperta ad acqua fredda del complesso termale. La facciata, con la sua singolare forma concava in mattoni, è una delle antiche esedre del calidarium delle terme.
Il 18 febbraio 1564, alla morte di Michelangelo, i lavori furono continuati da Jacopo Del Duca, suo allievo e nipote di Antonio Lo Duca.
L’interno della Basilica è così composto: dall’ingresso si entra in un vestibolo rotondo con due esedre quadrate, l’antico tepidarium, mentre il transetto è ricavato nel salone centrale delle terme, che ha mantenuto l'antica solennità con le otto colonne di granito rosso e le alte volte.
Sullo splendido pavimento, potete ammirare la Meridiana o Linea Clementina, inaugurata nell’ottobre del 1702 da Papa Clemente XI e opera di Francesco Bianchini che per realizzarla si ispirò ai lavori del grande astronomo Gian Domenico Grassini.
La meridiana è una grande linea di bronzo, inserita in una fascia di marmo, distesa per circa 45 metri. Ai lati della linea, con intarsi di marmi policromi, sono rappresentati, a destra, i segni zodiacali delle costellazioni estive e autunnali e, a sinistra, quelli delle costellazioni primaverili e invernali. Alle due estremità figurano i segni zodiacali del Cancro e del Capricorno. L’immagine del sole, penetrando per il centro dello stemma di Clemente XI, percorre, durante l’anno, tutta la linea, partendo dal Cancro al Solstizio d’Estate e raggiungendo il Capricorno al Solstizio d’Inverno; successivamente, compie il percorso inverso.
Nei secoli, la Basilica subì diverse modifiche, tra cui quella nel 1750 di Luigi Vanvitelli che ideò la facciata su piazza Esedra – oggi piazza della Repubblica – unica entrata da cui si può accedere alla chiesa.
Nel 1911, la facciata vanvitelliana su piazza Esedra fu demolita per ripristinare la suggestiva nicchia del calidarium con i mattoncini romani. Questo intervento, però, ha reso meno visibile la chiesa che spesso viene scambiata per un rudere.
Nel 1998, il Comune di Roma dona alla Basilica un nuovo monumentale organo, realizzato dall’organaro Bartolomeo Formentelli, artigiano di Verona.
Nel 2001, l’artista italo-americano Narcissus Quagliata, allievo di De Chirico, installò una cupola in vetro istoriato sul soffitto della Basilica. La grande struttura vetrata di cinque metri di diametro, posta a 23 metri di altezza, funge anche da meridiana. Osservandone il riflesso sul pavimento dell’aula rotonda, potete seguire il movimento della terra attorno al sole.
All’interno della chiesa è allestita un’interessante mostra permanente che, attraverso grafici, disegni e belle fotografie didascaliche in bianco e nero, narra la storia delle Terme di Diocleziano e della loro trasformazione michelangiolesca in chiesa.
Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano
Piazza della Repubblica
Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo alle Terme
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