


Istituito nel 1889 per ospitare le antichità di Roma, il Museo Nazionale Romano conserva la raccolta archeologica più importante del mondo. Attualmente la collezione è articolata in diverse sedi espositive, che raccolgono i materiali divisi per contesti di provenienza, natura e collezioni: Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo alle Terme, Palazzo Altemps e Crypta Balbi.
Dal 1889, una parte del più imponente complesso termale di Roma (che occupava in antico una vasta area compresa tra le attuali via Torino, via Volturno, piazza dei Cinquecento, via XX Settembre) è sede della sezione di antichità romane. L’istituzione del Museo ha ridefinito anche l’allestimento delle opere d’arte che occupano i quattro ambulacri. I reperti, provenienti per lo più da rinvenimenti fortuiti in località varie dell’area urbana e del suburbio, sono collocati secondo il criterio topografico convenzionale: interno delle mura serviane, vie consolari, Tevere, ecc.
Il giardino verso piazza dei Cinquecento, che costituisce fin dalle origini l’ingresso al Museo, ospita materiale epigrafico, prevalentemente di carattere funerario, e materiale architettonico vario. Le stele funerarie risalgono per la maggior parte alla fine dell’età repubblicana e alla prima età imperiale; mentre le are sono riferibili ai primi due secoli dell’impero. Sarcofagi e statue funerarie sono esposti nel viale d’accesso. La sezione epigrafica illustra la nascita e la diffusione della scrittura latina, attraverso l’esposizione di una ricchissima raccolta di reperti individuati nell’ambito del vasto patrimonio del Museo.
Volute dall’imperatore Massimiano, le Terme di Diocleziano erano le più grandi terme di Roma e si estendevano su una superficie di ben 13 ettari. L’inaugurazione dell’impianto, che fu dedicato a Diocleziano con cui Massimiano condivideva il comando dell’impero, avvenne tra il 305 e il 306 d.C. Le Terme, che potevano contenere fino a 3.000 persone, riprendevano lo schema consueto delle grandi terme romane, caratterizzato dalla disposizione delle sale principali (calidarium, tepidarium e frigidarium) lungo un asse centrale, oggi riconoscibili nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. L’impianto termale restò in funzione fino alla metà del VI secolo quando la guerra greco-gotica causò gravi danneggiamenti in tutta la città, in particolare l’interruzione dell’alimentazione idrica.
Una sala ottagonale si trova nell’angolo occidentale, all’incrocio con l’odierna Via Parigi: oggi ospita il Museo dell’Arte Salvata. Ai lati della grande esedra erano due aule circolari, una delle quali, sul lato ovest, è stata trasformata nella chiesa di San Bernardo alle Terme. Tra queste e l’esedra, forse avente funzione di teatro, si trovavano due sale rettangolari, probabilmente biblioteche. Sul lato opposto sono ancora conservate due esedre appartenenti all’angolo orientale del recinto, dove si svolgevano conferenze e letture pubbliche.
Museo Nazionale Romano - Palazzo Massimo alle Terme


Museo Nazionale Romano - Crypta Balbi


Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps


Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri


Informazioni
Dal martedì alla domenica
9.30 – 19.00 (Ultimo ingresso alle 18.00)
Chiuso il lunedì
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > sito ufficiale
Apertura straordinaria:
Mercoledì 1° gennaio 2025 dalle ore 10.15 alle 17.45
Lunedì 6 gennaio 2025 dalle 9.30 – 19.00 (Ultimo ingresso alle 18.00)

Location
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