Il nostro itinerario inizia dalla cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, definita “Madre di tutte le chiese del mondo”. La chiesa, il cui nome per esteso è "Arcibasilica Papale e Cattedrale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano", sorge sullo stesso luogo dell'antica basilica eretta intorno al 314 da Costantino, su terreni già di proprietà della nobile famiglia dei Laterani, dalla quale prende nome tutta l’area.
Poco distante, lungo via di San Giovanni in Laterano, raggiungiamo la Basilica di San Clemente, una delle più interessanti e antiche basiliche di Roma. Si compone di due chiese sovrapposte, sorte sopra costruzioni romane dell'età repubblicana e sui resti di un tempio del dio Mitra. Nella basilica superiore, risaltano il ciborio, il pavimento cosmatesco intarsiato di marmi policromi e il meraviglioso mosaico di scuola romana del XII secolo raffigurante “Il Trionfo della Croce”; negli affreschi della Cappella di Santa Caterina esplode in tutta la sua gloria il genio del pittore del Quattrocento Masolino da Panicale. Da non perdere la visita alla basilica inferiore e ai suoi affreschi, tra i quali la "Leggenda di Sisinno", una delle prime testimonianze di volgare italiano.
Oltrepassato il Colosseo, proseguiamo verso piazza dell'Esquilino, prima della quale si intravede il portico della Basilica di San Pietro in Vincoli, al cui interno si trova lo splendido Mosè di Michelangelo, la colossale scultura scolpita nel 1513 e destinata inizialmente al mai completato Mausoleo di Giulio II.
Pochi passi e giungiamo al cospetto di Santa Maria Maggiore, la basilica patriarcale meglio conservata. Nonostante i pur eccellenti interventi settecenteschi sull’esterno, è l’interno a offrire i maggiori spunti artistici, di cui i mosaici rimangono l’immagine più riconoscibile: catturano l'attenzione gli episodi con Storie dell’infanzia di Gesù del periodo di Sisto III e il bellissimo mosaico dell'abside, opera duecentesca di Jacopo Turriti. Oltre alla sontuosa arte musiva, la basilica custodisce magnifici affreschi (I Profeti), due grandi cappelle (la Cappella Sistina, adornata di marmi antichi, e la Cappella Paolina con affreschi di Guido Reni) e La Natività di Arnolfo di Cambio, il primo presepe inanimato della storia.
Oltrepassando il Tevere, arriviamo alla Basilica di Santa Cecilia in Trastevere, situata nel cuore di uno dei quartieri più suggestivi di Roma. Di particolare rilievo sono le opere conservate nel presbiterio, come il ciborio gotico in marmi neri e bianchi di Arnolfo di Cambio, il mosaico del IX secolo e la statua marmorea di Santa Cecilia, raffigurante il corpo della martire come apparve quando la sua tomba fu aperta nel 1595. Vero gioiello artistico della basilica è il Giudizio Universale di Pietro Cavallini, dipinto murale realizzato alla fine del XIII secolo.
Seguendo il Lungotevere in direzione nord, il nostro percorso ci porta a Piazza San Pietro, capolavoro del Bernini e anticamera del più importante complesso architettonico cattolico del mondo. Il piccolissimo Stato della Città del Vaticano custodisce meravigliose opere d'arte e rappresenta un luogo dal profondo significato spirituale, cuore della cristianità nel mondo.
L'eredità cristiana di Roma non si limita alla visita delle sue principali basiliche: esistono, infatti, tesori artistici rinvenuti nelle chiese spesso indicate come minori, anche se in riferimento alle loro dimensioni. Tra queste, la Basilica di Santa Maria del Popolo in piazza del Popolo, in cui sono conservate La Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro, due spettacolari tele di Caravaggio, e la pala d’altare raffigurante l’Assunzione della Vergine di Annibale Carracci.
A poche centinaia di metri, si trova la Chiesa di Trinità dei Monti che, con i suoi campanili gemelli, crea un'immagine di rara bellezza insieme alla Scalinata di Trinità dei Monti e alla sottostante Piazza di Spagna. Proseguendo verso il Quirinale, incontriamo la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane (o San Carlino), dove il genio dell'architetto barocco Francesco Borromini è visibile pienamente nella facciata ondulata e nella cupola ellittica.
Altri due preziosi esempi dell'ispirato genio di Borromini si trovano nel centro storico: la Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza (con la maestosa cupola polilobata, l’ardita lanterna cuspidata a spirale e i suoi simboli) e Sant'Agnese in Agone in Piazza Navona, con l'impareggiabile eleganza degli ori e dei marmi.
Nelle vicinanze, la Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio è celebre per lo straordinario effetto del magnifico trompe-l'oeil “Ingresso di S. Ignazio in paradiso”, l'illusionistico affresco sulla volta, opera del frate gesuita Andrea Pozzo; su Corso Vittorio Emanuele II, si trovano la Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella), in cui si conservano capolavori di Pietro da Cortona, Rubens e Guido Reni, e la Chiesa del Gesù (Chiesa Madre della Compagnia di Gesù) con opere di Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccia, e la sontuosa Cappella di Sant'Ignazio di Loyola di Andrea Pozzo.
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