Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

L'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA) ha sede nel quattrocentesco Palazzo Venezia, che sorge sull’omonima piazza e fu fondato nel 1918 con il compito di promuovere gli studi di archeologia e storia dell’arte, favorendo così lo sviluppo della ricerca scientifica e la tutela del patrimonio artistico nazionale. 

La nascita di questa istituzione fu voluta da Benedetto Croce, allora ministro della Pubblica Istruzione, e da Corrado Ricci, che ne fu il fondatore e primo Presidente dal 1922 al 1934.

All’interno dell’Istituto si trova la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte che costituisce un grande patrimonio culturale a disposizione della consultazione pubblica con varie raccolte di manoscritti, disegni, incisioni e volumi a stampa di interesse archeologico e storico-artistico acquisiti attraverso lasciti, donazioni, acquisti e cambi. Fin dal momento della sua fondazione, infatti, la Direzione delle Antichità e Belle Arti cedette un lotto di circa 50.000 volumi per costituirne il nucleo iniziale.

L’Istituto svolge progetti di ricerca in collaborazione con enti pubblici e privati; con l’Associazione Italia Nostra, l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Università degli Studi di Padova e altri istituti di ricerca italiani (come il CNR) e stranieri. Promuove campagne di scavo e svolge un’attività editoriale di catalogazione e divulgazione dei propri fondi grafici e fotografici. Cura inoltre la conservazione del proprio patrimonio attraverso la schedatura e la  digitalizzazione dei materiali presenti nella Fototeca e nell'Archivio storico.

Oltre a monografie e studi specialistici, l’Istituto pubblica la Rivista dell’Istituto Nazionale d’Archeologia e Storia dell’Arte (RIASA), che da oltre 90 anni rappresenta uno dei periodici di maggiore autorevolezza nel campo dell’archeologia e della storia dell’arte.

Foto: sito ufficiale INASA