Palazzo Mattei di Giove detto anche Palazzo Antici Mattei o Palazzo Mattei ai Funari, sorge in via Michelangelo Caetani, nel rione Sant’Angelo. Edificato da Carlo Maderno tra il 1598 e il 1611 per Asdrubale Mattei, duca di Giove, in occasione delle sue seconde nozze con Costanza Gonzaga (1595), il palazzo è l'ultimo in ordine di tempo dei cinque palazzi Mattei, che formano un unico complesso architettonico, la cosiddetta "Isola dei Mattei", fra via Caetani, via delle Botteghe Oscure, Piazza e via Paganica, Piazza Mattei e via dei Funari.
L'edificio, in mattoni e travertino, si sviluppa su tre piani intorno a due cortili con un duplice ingresso da due portali. L'interno, in netto contrasto con la sobrietà dell'esterno, presenta una ricerca di effetti prospettici e una notevole ricchezza di decorazioni: statue, busti, sarcofaghi e frammenti architettonici provenienti da scavi archeologici, che vi sono raccolti e che si fondono con gli stucchi barocchi che li incorniciano in una perfetta unità di concezione pittorica. Il primo dei due cortili, nel progetto di Carlo Maderno, doveva assolvere allo scopo di contenere questa collezione.
Anche lo scalone che conduce al secondo piano è adorno di sculture antiche: la scala è a quattro rampe, ed è ornata da stucchi di Donato Mazzi (1606-1611) e sarcofagi romani, tra i più belli delle collezioni Mattei. Al primo piano dell'edificio vi sono sale affrescate da vari artisti: Francesco Albani (Sogno di Giacobbe), Domenichino (Giacobbe e Rachele alla fonte), Pomarancio (Storie di Giuseppe ebreo), Giovanni Lanfranco (Giuseppe e la moglie di Putifarre,1615), Pietro Paolo Bonzi, Pietro da Cortona e Paul Bril (nella galleria, Storie di Salomone e della regina di Saba), Antonio Carracci, Gaspare Celio, Cristoforo Greppi, Francesco Nappi, Giacomo Triga e altri.
All’ultimo piano del palazzo si trova lo studiolo dove risiedette Giacomo Leopardi.
Isola Tiberina
Antico quartiere ebraico
Il Tempio Maggiore
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