
Il Museo di Arte Contemporanea di Roma ospita due punti dedicati alla pubblica lettura, il primo allestito nella caffetteria della nuova ala museale e il secondo nella sala del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive nell’ala storica di via Reggio Emilia.
Il duplice allestimento, curato rispettivamente dall’Azienda Speciale PalaExpo e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali su indirizzo dell’Assessorato alla Cultura, è stato realizzato nel corso del 2024 per dotare il Museo di un servizio diffuso di pubblica lettura permanente.
Le due aule studio, che si collocano all’interno di un polo espositivo molto frequentato dai giovani, in un contesto territoriale ricco di scuole superiori e atenei, costituiscono uno spazio complementare alla vicina Biblioteca Europea e incentivano le nuove generazioni alla fruizione delle più significative istituzioni culturali capitoline.
Con 48 postazioni studio e coworking, a poca distanza dall’Università degli Studi Roma “La Sapienza” e dalla LUISS “Guido Carli”, dai Licei Tasso, Righi, Giulio Cesare e Avogadro, la nuova sede è un importante punto di riferimento socio-culturale nel Municipio Roma II, per gli abitanti del quartiere ma anche agli studenti, fuori sede e non, che vivono nei quartieri limitrofi.
Dopo le aperture delle aule studio di Palazzo Braschi, del Centro Euclide, di Montespaccato, di Trionfale e della Pelanda, quella delle aule studio del MACRO entra a far parte del più ampio progetto per la realizzazione di una rete cittadina di aule studio curato dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e nato per dotare la città di nuovi luoghi di aggregazione rivolti agli studenti e non solo.
Il MACRO
Tra i più suggestivi esempi urbani di integrazione tra archeologia industriale e architettura contemporanea, il MACRO occupa parte di un complesso progettato a inizio Novecento da Gustavo Giovannoni per gli stabilimenti del Birrificio Peroni, in funzione fino al 1971. Ceduta al Comune di Roma all'inizio degli anni Ottanta, l'area fu oggetto di articolati lavori di recupero e restauro per farne la sede della Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea ma gli spazi si rivelano presto insufficienti ad accogliere la collezione comunale. Nel 2000 venne quindi indetto un concorso internazionale per l'ampliamento del museo, vinto dall'architetta francese Odile Decq. Gli spazi ridisegnati sono ritmati nei colori e nei materiali, alternando rosso, nero e bianco, ferro, cemento e specchi vetrati. I molteplici percorsi progettati al loro interno trasformano la visita al museo in un viaggio personalizzato: gli oltre 4.000 metri quadri delle sale espositive, il foyer, l'auditorium rosso fuoco e la terrazza sono infatti collegati da una serie di ascensori, ballatoi e passaggi che offrono ai visitatori prospettive e punti di vista sempre diversi e sorprendenti sulla struttura e sulle opere in mostra.
Foto: Roma Capitale
Aula studio del Museo di Roma Palazzo Braschi


Aula Studio La Pelanda - Mattatoio


Sala Studio Euclide


Aula studio Trionfale


Polo Culturale a Montespaccato - Aula studio


Informazioni
Lunedì chiuso

Locations
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