
La Villa, costruita dall'architetto Leopardi – Dittajuti, sorge in un'area vicina a via Nomentana, a circa due chilometri da Porta Pia, ed è un esempio di residenza di fine Ottocento, risultato della trasformazione di un'area agricola in "giardino di delizie". La villa comprende quattro edifici, il più importante dei quali è il casino padronale. Nei due edifici minori hanno sede la Biblioteca Comunale il Centro Anziani del II Municipio.
La zona, destinata fin dal Medioevo ad attività agricole e produttive ospitò, per quasi tutto il secolo XIX, solo alcune costruzioni che non rivelano alcun carattere residenziale. È al 1886 che risalgono le prime notizie sul possesso dell'area da parte dei conti Leopardi Dittajuti, membri dell'agiata nobiltà terriera delle Marche imparentata con il grande poeta di Recanati e legati, per tradizione familiare, alla viticoltura e all'attività enologica. Attualmente l'edificio padronale, realizzato in stile neo-medioevale conformemente ai dettami dell’architettura dell'epoca, è chiuso in attesa che abbiano inizio i previsti lavori di restauro. Le facciate, specialmente quella principale, sono movimentate da una profusione di elementi decorativi, cornici, archi, colonne, balaustre e stucchi secondo il gusto eclettico dell'epoca.
Il giardino è ad oggi caratterizzato dalla presenza di lecci, pini, allori e anche da alcune essenze vegetali considerate invadenti quali ailanto e robinia, che invece nel passato erano ritenute di pregio in quanto di provenienza esotica. L'edificazione del villino padronale fu completata all’epoca con la sistemazione di un giardino di piccole dimensioni, con viali tortuosi e aiuole irregolari, oggi scomparso, mentre il parco presentava un aspetto boscoso, in cui prevalevano conifere e lecci. Di quella sistemazione sopravvivono ad oggi una piccola fontana in cemento nei pressi della palazzina, di gusto neo-gotico e le cancellate d'accesso in ghisa e ferro battuto. All'interno dell’area si trova il tracciato dell'Acquedotto Vergine e, nel sottosuolo, le catacombe del Cimitero Maggiore. Tutta l'area è protetta da una moderna recinzione.
Nel 1975 il complesso è stato espropriato dal Comune di Roma e destinato a parco pubblico, mentre l'edificio principale è stato adibito, fino al 2000, a sede di uffici circoscrizionali, mutando radicalmente destinazione d'uso.
Foto: Sovrintendenza Capitolina
Villa Ada Savoia


Galleria Borghese


Villa Borghese


Informazioni
Aperto dall'alba al tramonto

Location
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