Si chiama Mania Hotel il nuovo album del sassofonista Simone Alessandrini con la sua formazione Storytellers, in uscita venerdì 24 settembre per la Parco della Musica Records.
Mania Hotel, un concept album interamente dedicato al tema della follia in cui Simone Alessandrini ha raccolto 5 storie realmente accadute, alcune già note e altre che ha vissuto personalmente: la storia di Marina Luz, la bambina abbandonata nella jungla e cresciuta dalle scimmie, il Dr. Semmelweis “il salvatore delle madri”, il lamento d’amore di Attilio, la vicenda delle “libertine, snaturate, irose” rinchiuse nei manicomi durante il ventennio fascista e il giorno di ordinaria follia in un bar, in cui viene scagliata la ferocia contro un nemico invisibile. Storie accadute in epoche diverse ma che hanno in comune la fragilità dell’identità dell’essere umano e di come questa possa essere cancellata dalla società stessa.
Mania Hotel è un luogo indefinito, contenitore di 5 stanze che ospitano identità inespresse. Ma c’è una presenza che le attraversa, che parla con loro e che può decidere la loro permanenza in quel luogo. Questa presenza non è altro che il tempo stesso. Il tempo che stabilisce la linea sottile tra normalità e follia. Il tempo che fa da giudice e da guaritore.
Mentre nel primo album (Storytellers, 2017), tra mito e storia, aveva rievocato alcuni personaggi comuni ma allo stesso tempo leggendari, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, in questo secondo lavoro Simone Alessandrini diventa prima osservatore, poi narratore e infine erede di un’umanità che ha cercato per tutta la vita la propria libertà.
Musicalmente accade molto. Si aprono degli scenari che tendono verso il rock ma allo stesso tempo è evidente l’influenza della musica colta di inizio ‘900. C’è l’eco della fanfara popolare ma anche l’influenza di Tom Waits. La scrittura dei brani è molto rigorosa anche se più volte si libera a momenti di impro totale. “Mania Hotel” è un contenitore sonoro, il cui sound dinamico riesce ad oscillare tra il mondo acustico e quello elettrico, dove i tre fiati in prima linea portano New Orleans in Europa, alternando momenti acidi a un sound melanconico ed evocativo.
Simone Alessandrini, è uno dei musicisti più attivi della nuova generazione del jazz italiano.
È leader del quintetto “Simone Alessandrini Storytellers”, con all’attivo due dischi, prodotti dall’etichetta Parco della Musica Records: Storytellers (2017) e Mania Hotel (2021). In occasione delle due uscite, si classifica tra i migliori 10 nuovi talenti nel top jazz 2018 e 2021 della rivista Musica Jazz.
Nel corso degli anni, il gruppo ha collaborato con artisti come Francesco Bearzatti, Dan Kinzelman, Simone Meme, Francesco Lento, Francesco Fratini, Matteo Bortone, Giacomo Ancillotto, Gioia Salvatori, Banda musicale della scuola popolare di Testaccio.
Suona nei principali festival italiani come: nei Dolomiti Ski Jazz, Casa del Jazz, Tolfa Jazz, Atina Jazz, Jazz in Andria, Exotique Festival, Teatro del Lido di Ostia, Natale di Roma, Etruria Jazz Festival, Vicenza Jazz, Musei in Musica/Musei Capitolini 2017, Gianicolo in Jazz, Urbino Jazz Festival, Cortona Jazz Festival, Lievito Festival di Latina, Jazz Italiano per le terre colpite dal sisma, Jazzmi, Teatro di Varallo Sesia.
Nel novembre 2017 presenta in anteprima il disco Storytellers ai Musei Capitolini per un evento organizzato dalla Fondazione Musica per Roma e Zetema.
Nel settembre 2021 chiude la stagione estiva della Casa del Jazz presentando il disco Mania Hotel.
Suona in trasmissioni su Rai Radio 1, Rai Radio 3, Battiti di Radio 3, Radio Città Aperta, Radio Svizzera Italia. Viene citato più volte su Musica Jazz, Jazzit, Il Manifesto, La Repubblica, La Gazzetta del Mezzogiorno, Mescalina, Left, I Benandanti, Il Messaggero.
Informazioni
Sabato 23 aprile 2022
Ore 21.00