
La straordinaria interprete israeliana torna a esibirsi nella Capitale per presentare il ultimo album Afterallogy, nell’ambito di “Si può fare Cavea”, la rassegna estiva dell’Auditorium Parco della Musica.
La cantante sale sul palco insiema a Gil Dor, suo storico chitarrista, con il quale condivide da 30 anni un’esperienza artistica fatta di musica, studi e viaggi. Senza pianificare molto, complice la perfetta intesa professionale, hanno dato luce alla loro produzione più intimista, un album il cui titolo nasce da un’idea di Gil.
“Afterallogy" prende vita solo con chitarra e voce, durante il lockdown, nello studio di casa di Noa, semplicemente dalla passione per il Jazz: scegliendo le loro canzoni preferite, arrangiando e improvvisando e focalizzandosi su ciò che adorano fare, perché “After all is said and done”, in fin dei conti, questo è ciò che la cantante e il musicista amano e hanno da offrire.
Il disco contiene dodici brani di diversi autori e compositori, tra cui Richard Rodgers (My funny Valentine), Leon Russell (This Masquerade), Cole Porter (Every Time we say Goodbye e Anything Goes), Leonard Bernstein (Something’s Coming dal musical West Side Story), Billy Strayhorn (Lush Life), con alcuni testi, musiche e interventi aggiuntivi scritti dalla stessa Noa.
Il concerto nella suggestiva cornice della Cavea è un’occasione per immergersi in un’atmosfera magica: la voce incredibile di Noa che gioca con le note del Jazz, virtuosa, dolce e sensuale, trasportando, con il suo sound, il pubblico in un’altra epoca.
Si può fare Cavea


Si può fare Casa del Jazz


Village Celimontana 2021


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