Fontana di Giulio III (dell'acqua Vergine a via Flaminia) | Turismo Roma
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Fontana di Giulio III (dell'acqua Vergine a via Flaminia)

In corrispondenza del ricco ninfeo presente all’interno delle mura di cinta di Villa Giulia, nel 1552 Bartolomeo Ammannati, per volontà di papa Giulio III Ciocchi del Monte (1550-1555), realizzò una fontana monumentale di "pubblica utilità" poggiante sul muro esterno della villa (attualmente sede del Museo Etrusco e della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale).

Ispirata alle mostre d’acqua dell’epoca romana, la monumentale fontana murale era alimentata dall’acquedotto Vergine, i cui condotti scorrevano nella proprietà della famiglia del papa.

Cenni storici

L’opera era costituita da una vasca in granito ricevente l’acqua da una testa antica d’Apollo.
Il tutto poggiava su una fronte scenografica concava costituita da due alte colonne corinzie sormontate da un timpano e fiancheggiate da due nicchie nelle quali erano poste le statue della Felicità e dell’Abbondanza. Al di sopra di queste una statua di Roma, una di Minerva, una di Nettuno e due piramidi di granito. Alla morte di Giulio III, la villa fu confiscata da Paolo IV Carafa (1555-59).

Dopo una serie di contrastate vicende ereditarie, la villa passò a Pio IV (1559-1565) che donò la parte verso la via Flaminia ai nipoti Federico e Carlo Borromeo (cardinale).
 L’aspetto della fontana cambiò quindi notevolmente: nel 1561, su disegno di Pirro Ligorio, iniziò infatti la costruzione dell’edificio al di sopra della fontana stessa, noto come: “la palazzina di Pio IV”, e probabilmente vennero rimosse le statue poste sul coronamento. Nel prospetto superiore fu inserito lo stemma del papa, sorretto dalle due vittorie alate, insieme all’iscrizione con il nome del cardinale Carlo Borromeo, mentre nelle colonne e nelle lesene angolari l’ordine ionico sostituì il corinzio della parte inferiore; due finestre rettangolari, ornate nella parte sovrastante da festoni, volute e stemma centrale, riprendevano il motivo delle due nicchie dell’ordine sottostante.

A ridosso del prospetto della fontana il cardinale fece erigere una palazzina, che insieme alla villa nel 1566 donò alla sorella Anna, che li portò in dote a Fabrizio Colonna.

Nel 1566 Filippo Colonna sostituì alla originaria iscrizione di Giulio III l’epigrafe recante il suo nome e in luogo della testa di Apollo collocò sulla vasca il mascherone, lo stemma e i due delfini dell’attuale composizione.

Infine, nel 1750, Benedetto XIV fece collocare il proprio stemma al centro del timpano.

Oggi dunque la fontana si presenta come parte integrante della facciata del palazzo (sede dell’ambasciata dello Stato italiano presso la Santa Sede), all'angolo tra la via Flaminia e la via di Villa Giulia.

Dell’antico splendore è rimasta una vasca in pietra ricevente l’acqua da un mascherone faunesco (che ha sostituito la testa antica di Apollo), affiancato da due delfini e sovrastato dallo stemma dei Colonna con trofeo di armi e bandiere.

Informazioni

Indirizzo 
POINT (12.47330420301 41.918330184327)
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Location

Fontana di Giulio III (dell'acqua Vergine a via Flaminia), Via di Villa Giulia
Via di Villa Giulia
41° 55' 5.988" N, 12° 28' 23.8944" E

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