Fontana delle Tiare

Addossata alle antiche mura del Passetto, a pochissimi passi dal Colonnato di San Pietro, la graziosa fontana che regala instancabilmente acqua potabile a turisti, pellegrini e cittadini di passaggio nasce dalla fantasia dell’architetto e scultore Pietro Lombardi e risale agli anni Venti del Novecento.

Quando nel 1926 il Comune di Roma bandì un concorso per sostituire i “nasoni” in ghisa, ritenuti antiestetici e inadatti al centro storico della città, proprio a Pietro Lombardi fu infatti affidato l’incarico di progettare un gruppo di fontanelle artistiche destinate ad abbellire i rioni di Roma, e a sottolinearne al contempo l’identità storica. Ne vennero fuori nove piccole opere d’arte ispirate agli antichi stendardi, agli emblemi, alla simbologia, agli elementi caratterizzanti dei singoli rioni: la Fontana dei Libri nel Rione Sant’Eustachio, la Fontana delle Anfore nel Rione Testaccio, la Fontana degli Artisti nel Rione Campo Marzio, la Fontana dei Monti nel Rione Monti, la Fontana della Botte a Trastevere, la Fontana del Timone nel Rione Ripa, la Fontana della Pigna nell'omonimo Rione e, a Borgo, la Fontana delle Palle di Cannone e la nostra Fontana delle Tiare. Una terza fontana ornava in verità il Rione confinante con il Vaticano: era situata in piazza Scossacavalli ma fu smontata nel 1937 con l’abbattimento della spina di Borgo e spostata nel 1964 su via Cassia. 

Realizzata interamente in travertino, la fontana poggia su un piccolo gradino a forma di trifoglio, pavimentato con cubetti di porfido. Semplice ed elegante, è decorata con i simboli del papato: le chiavi di San Pietro e le tiare, l’alto copricapo indossato per secoli dai pontefici il giorno dell’incoronazione e in circostanze particolarmente solenni, qui riccamente lavorate a rilievo. Tre vaschette semicircolari a forma di conchiglia, poste intorno a un un robusto pilastro centrale, raccolgono l’acqua versata da tre coppie di cannelle. Lo stemma di Roma e quello del Rione sono scolpiti negli spazi tra le grandi chiavi.