
Ora sede della Galleria Borghese e magnifica cornice di capolavori assoluti della storia dell’arte, la Villa Borghese Pinciana fu fondata all’inizio del 1600 dal potente e raffinato cardinale Scipione Borghese. A partire dal 1770, però, il Principe Marcantonio IV Borghese affidò all’architetto Antonio Asprucci il compito di riqualificare e ristrutturare l’edificio, modificandone la decorazione interna.
Grazie alla collaborazione di un’esperta equipe di artisti italiani e stranieri (tra cui Gavin Hamilton, Tommaso Conca, Mariano Rossi, Giova Battista Marchetti e altri), la villa divenne così un modello di rinnovamento stilistico, a ridosso del definitivo affermarsi del Neoclassicismo: le superfici degli ambienti furono trasformate in scenari per i marmi antichi e moderni, le pareti si rivestirono di policromie a stucco marmoreo, i camini seicenteschi furono sostituiti con altri detti “alla francese”, addossati al muro e ornati di materiali preziosi.
Per valorizzare questo straordinario lavoro, tuttora poco conosciuto, Galleria Borghese organizza uno speciale percorso di approfondimento condotto dal personale del museo. Al centro dell’attenzione è il ciclo settecentesco delle volte dipinte, scompartite da eleganti quadrature architettoniche, con preziose cornici a stucco e riquadri centrali che esaltavano la famiglia Borghese e le sue antiche origini, con un soggetto in stretto dialogo con il capolavoro posto nella sala.
Le visite si svolgono dal martedì al venerdì alle 14.30, con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria (al numero +39 06 67233755). Il percorso dura circa 40 minuti e prevede la visita delle sale I, II e III. L’ingresso al museo non dà diritto alla visita delle altre sale. Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale.
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