Le fontane si trovano agli angoli dei quattro edifici situati all’incrocio di Via delle Quattro Fontane con Via XX Settembre, ciascuna all’interno di una nicchia. Furono realizzate tra il 1588 e il 1590, durante il pontificato di Sisto V Peretti, per adornare il quadrivio formato dalla Strada Pia (odierna Via XX Settembre) con la Strada Felice (odierna Via delle Quattro Fontane).
Il complesso, alimentato dall’Acquedotto Felice, all’epoca appena restaurato dallo stesso pontefice, fu realizzato con materiali provenienti dal Septizodium, monumentale ninfeo a sette ordini di colonne fatto costruire da Settimio Severo ai piedi del Palatino e demolito da Domenico Fontana per rifornire i numerosi cantieri aperti da papa Sisto V.
Le fontane sono caratterizzate da vasche semicircolari di travertino su cui vi è una statua giacente sullo sfondo scenografico costituito da ornamenti vegetali. Due di queste rappresentano fiumi: quella all’angolo di Palazzo del Drago raffigura l’Arno affiancato da un leone, emblema di Firenze, mentre, a ridosso della vicina chiesa di San Carlino, è il Tevere con una cornucopia piena di frutta nella mano sinistra e, a fianco, la lupa. Nel lato verso Palazzo Barberini è raffigurata la Fedeltà o, più probabilmente, Diana, fiancheggiata da un cane e appoggiata ai tre monti, simbolo di Sisto V. La quarta fontana rappresenta la Fortezza o la dea Giunone; alla sua sinistra è un pavone, mentre sulla destra l’acqua sgorga da una testa leonina.
Il disegno delle fontane del Tevere, dell'Arno e di Giunone è attribuito di Domenico Fontana che aveva progettato anche la strada, mentre la quarta, quella di Diana, è di Pietro da Cortona
Foto: Sovrintenza Capitolina
Piazza di Spagna
Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane
Fontana di Trevi
La più famosa delle fontane romane: un gioiello di acqua e di pietra
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