Fontana degli Artisti

Passeggiando nel cuore del Rione Campo Marzio, si incontra l’incantevole via Margutta, dove sembra di essere trasportati fuori dal tempo e dalla città.
Qui, addossata a un pittoresco edificio, si trova la Fontana degli Artisti, realizzata nella seconda metà degli anni Venti su progetto dell’architetto Pietro Lombardi, vincitore di un concorso bandito due anni prima dal Comune di Roma.

Circondata da palazzi storici, ricoperti di edera e rampicanti, gallerie d’arte, botteghe di artigiani e negozi di antiquari, l’opera richiama la vocazione artistica della strada. Via Margutta fu, infatti, residenza privilegiata di pittori, scultori, scrittori e artisti di tutto il mondo sin dagli inizi del 1600, quando il pittore Orazio Gentileschi vi aprì il suo atelier.

La fontana è un originale insieme di strumenti del mestiere d’artista. Incorniciata da un arco, presenta un’elegante forma piramidale, composta da una sovrapposizione di sgabelli, compassi, cavalletti, tavolozze e due mascheroni, uno dall’aspetto sconsolato, l’altro allegro. Il tutto è coronato da un secchio con pennelli e martelli da scultore di varie fogge. I sottili getti d’acqua fuoriescono dai mascheroni e dallo snodo del compasso centrale, per poi essere raccolti dal sottostante bacino triangolare.

All’ingegno di Lombardi si devono altre originali fontane collocate in alcuni dei ventidue rioni della città, inaugurate nell’ottobre del 1927 e realizzate con elementi e decorazioni che richiamano gli stemmi, le professioni e le caratteristiche delle singole zone. Si ricordano la Fontana dei Libri nel Rione Sant’Eustachio, la Fontana delle Anfore nel Rione Testaccio, la Fontana delle Tiare e la Fontana delle Palle di Cannone a Borgo, la Fontana della Pigna nell’omonimo rione, la Fontana dei Monti nel Rione Monti, la Fontana della Botte a Trastevere e la Fontana del Timone nel Rione Ripa.