L’Emporium, ossia l’antico porto fluviale di Testaccio, sorge lungo la riva sinistra del Tevere, nascosto in parte alla vista dai muraglioni del fiume e da alti platani. Edificato nel I secolo d.C., rappresentava uno snodo commerciale fondamentale per l’approvvigionamento di tutta la città e andò a sostituire il Portus Tiberinus, costruito in precedenza nei pressi del Foro Boario nella zona che oggi corrisponde all’area intorno a piazza Bocca della Verità.
Il porto di Testaccio era caratterizzato da una lunga banchina pavimentata in lastre di travertino, ancora oggi visibile, da cui si accede a due file di magazzini che si affacciano su un criptoportico. A un piano superiore si trovavano gli uffici.
Qui arrivavano le merci provenienti da tutto il Mediterraneo che, una volta sbarcate nei porti di Ostia e Porto, erano poi smistate nei mercati cittadini: vino, grano, garum - salsa di interiora di pesce usata come condimento - e, soprattutto, olio.
Dopo un periodo di grande sviluppo commerciale all’epoca dell’imperatore Traiano nel II secolo, il porto venne abbandonato nel IV secolo d.C. e in seguito interrato. Utilizzato come area di sepoltura durante il Medioevo, fu poi completamente dimenticato.
Fu soltanto dalla fine dell’800 che si riscoprirono le tracce di questo antico porto e si cominciò a ricostruirne la storia.
Informazioni
Visitabile solo in occasione di visite straordinarie
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.