Situata vicino a Porta San Giovanni, era originariamente una piccola porta a un solo fornice nello spazio tra due torri quadrangolari che, attraverso le Mura Aureliane, permetteva il passaggio alla Via Asinaria, strada secondaria che si collegava con la Via Tuscolana.
Il nome, dall’origine incerta, potrebbe derivare dalla famiglia degli Asinii, che aveva delle proprietà nella zona o, forse, dall’intenso transito locale di asini destinati al trasporto delle merci.
La vicina sede episcopale del Laterano aumentò il valore strategico della porta, che, agli inizi del V secolo, fu monumentalizzata dall’imperatore Onorio (395-423 d.C.), con l’aggiunta di due torri semicircolari e l’allargamento dell’arco di ingresso rivestito in travertino. All’interno, furono costruiti una controporta e un cortile di guardia, e l’altezza della costruzione venne quasi raddoppiata, raggiungendo i quattro piani nelle torri e i tre nella corte interna. La porta si trasformò in una vera e propria struttura difensiva, grazie anche agli adattamenti apportati successivamente, durante il Medioevo e nel Rinascimento.
Sulla facciata esterna di travertino, una serie di finestre, cinque al primo piano e sei al secondo, illuminavano gli ambienti posti sopra la porta, utilizzati come camminamenti di ronda e camera di manovra per il funzionamento della saracinesca che chiudeva il fornice. Sulle torri quadrangolari sono visibili feritoie e finestre, mentre le torri semicircolari presentano i due piani inferiori ciechi e due superiori con cinque finestre arcuate.
Da Porta Asinaria entrarono a Roma il generale bizantino Belisario nel 536, mentre i Goti fuggivano da Porta Flaminia, il re degli Ostrogoti Totila, dieci anni più tardi, ed Enrico IV durante il Sacco di Roma del 1084.
Rimase aperta fino all’epoca di Papa Pio IV (1559-1565), per poi essere definitivamente chiusa nel 1574, a causa del progressivo innalzamento del livello del suolo circostante, e sostituita da Porta San Giovanni, inaugurata da papa Gregorio XIII per il Giubileo del 1575.
Rimasto da secoli completamente interrato, il monumento è tornato al suo aspetto originario, grazie agli importanti lavori di restauro effettuati dal Comune di Roma negli anni Cinquanta.
Una passeggiata tra le mura, gli archi e le torri
Basilica di San Giovanni in Laterano
Museo delle Mura
Basilica di Santa Croce in Gerusalemme
Informazioni
L’ingresso al monumento è consentito a gruppi e associazioni, con guida propria, che devono provvedere alla prenotazione allo 060608 (tutti i giorni, ore 9.00-19.00).
Max 25 persone a visita.
Per i singoli visitatori, sempre previa prenotazione allo 060608, sono inoltre possibili visite individuali secondo un calendario specificato nella pagina > Monumenti del territorio
Durante la visita è possibile percorrere un tratto del camminamento.
A partire dal 01/08/2024 il sito sarà temporaneamente chiuso al pubblico per l’avvio delle lavorazioni previste dal PNRR
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