Obelisco Sallustiano

L'obelisco sorge davanti alla Chiesa della Trinità dei Monti, proprio in cima alla famosa scalinata di piazza di Spagna. Al contrario di altri portati a Roma senza iscrizioni e rimasti tali, fu decorato con geroglifici dopo il trasporto, come quelli di piazza Navona e del Pincio.

Risalente al II o al III secolo d.C. e scolpito nel granito rosso, l'obelisco è alto 13,91 metri; con il basamento raggiunge i 15,21 metri.

La decorazione che lo riveste ricalcò una copia di una antica iscrizione presente sull'obelisco di piazza del Popolo. Ma l'esecuzione fu abbastanza imprecisa, tanto che alcuni segni risulterebbero scolpiti a rovescio. La pratica della copia non era una novità, visto che anche in Egitto era abbastanza diffusa.

Non è nota la data del trasporto a Roma, ma è certo che l’obelisco fu eretto inizialmente negli Horti Sallustiani - da qui il nome - tra il Quirinale e il Pincio. Alla morte dei proprietari, l’obelisco e gli Horti furono acquisiti dall'imperatore Tiberio.

Rimase fortunosamente indenne e in piedi nel corso delle devastazioni del 410 per mano di Alarico e dei Goti. Alla fine cadde, ma nonostante per secoli giacque abbandonato a terra in 3 pezzi nell’odierna via Sicilia, non fu mai dimenticato.

Papa Sisto V avrebbe voluto erigerlo davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, e per questo ne affidò il restauro a Maderno, ma il progetto non ebbe seguito.

Circa un secolo dopo, Athanasius Kircher, che aveva scoperto il segreto della sua iscrizione, propose a Papa Alessandro VII di erigerlo nuovamente, ma fu solo nel 1734 che papa Clemente XII riuscì a farlo trasportare a Piazza San Giovanni in Laterano, presso la Scala Santa, dove peraltro non venne eretto, anzi, per 50 anni i 3 pezzi rimasero abbandonati al suolo. Addirittura, in questo periodo ci furono trattative per un suo eventuale trasporto a Parigi dove sarebbe stato innalzato davanti alla cattedrale di Notre-Dame.

Alla fine, Papa Pio VI ne decise, anche se in un coro di pareri negativi e con una certa preoccupazione da parte dei padri Minimi della Trinità che temevano per la facciata della loro chiesa, l'erezione in cima alla scalinata di Trinità dei Monti. Il compito fu affidato all'architetto Giovanni Antinori.

La sommità dell’Obelisco Sallustiano fu coronata dai simboli araldici del Papa e da una croce che conteneva un frammento della Croce Santa, le reliquie di San Giuseppe, di San Francesco di Paola, di Pio V e degli apostoli Pietro e Paolo. I lavori furono ultimati nel 1787 e l'inaugurazione ebbe luogo il 20 aprile dello stesso anno.