Originariamente di proprietà della famiglia Pamphilj, Villa Torlonia era una delle numerose tenute agricole, rigogliose di frutteti, vitigni e canneti, lungo la via Nomentana. Acquistata nel 1760 dai Colonna, alla fine del Settecento fu ceduta al banchiere Giovanni Torlonia, che commissionò a Giuseppe Valadier il progetto di trasformazione della proprietà rurale in sontuosa residenza, attraverso la realizzazione del Casino Nobile, del Casino dei Principi e delle Scuderie.
Nel 1832, l’erede Alessandro Torlonia incaricò Giovan Battista Caretti, architetto e pittore, di proseguire i lavori di abbellimento, con la costruzione di altri fabbricati, come il Tempio di Saturno, le finte rovine di gusto neo-classico, una Tribuna con fontana, un Anfiteatro e la caratteristica Caffè-House.
Alessandro impiegò poi altri due architetti: Quintiliano Raimondi, per il Teatro e l'Aranciera (oggi comunemente chiamata "Limonaia"), e il paesaggista Giuseppe Jappelli, responsabile della sistemazione dell'intera sezione sud della Villa.
In linea con il gusto dei giardini romantici, “all’inglese”, quest'area fu completamente trasformata in modo scenografico, con viali irregolari, laghetti, piante esotiche, e decorata con edifici e arredi da esterno di gusto insolito: la Capanna Svizzera, la Serra, la Torre, la Grotta Moresca, il Campo per tornei e, nel 1842, due Obelischi in granito rosa, dedicati alla memoria dei genitori Giovanni e Anna Maria Torlonia.
Il nuovo erede Torlonia, Giovanni, fece realizzare il Villino Medievale, un nuovo muro di cinta, il Villino Rosso, il Villino di guardiania, e trasformò radicalmente la Capanna Svizzera nell’eclettica Casina delle Civette.
Dopo un lungo periodo di abbandono, la villa divenne residenza dei Mussolini dal 1925 al 1943. La famiglia alloggiava nel Palazzo, mentre il Villino Medievale e la Limonaia erano utilizzati per feste ed eventi culturali e il Campo da Tornei come campo da tennis. Il parco fu invece trasformato negli orti di guerra: coltivazioni di grano e patate, pollai e conigliere. Dal giugno del 1944 al 1947, il complesso fu occupato dalle truppe anglo - americane.
Nel 1978, Villa Torlonia è stata acquisita dal Comune di Roma e trasformata in un parco pubblico dalla splendida vegetazione: lecci, bambù, robinie, palme azzurre, palme della California, castagni secolari e alberi da frutta − fichi, ciliegi, susini, meli e melangoli.
Attualmente, la villa ha riacquistato l’antico splendore, offrendo al pubblico tre sedi museali espositive: il Museo della Casina delle Civette, dedicato alla vetrata artistica, Il Museo del Casino Nobile, che ospita il Museo della Villa e la collezione della Scuola Romana, Il Casino dei Principi, sede dell’archivio della Scuola Romana e spazio per mostre temporanee.
Un gradevole punto di ristoro si trova presso La Limonaia, mentre, nell’attiguo Villino Medioevale ha sede la ludoteca Technotown.
Musei di Villa Torlonia - Casino Nobile
Musei di Villa Torlonia - Casina delle Civette
Musei di Villa Torlonia - Casino dei Principi
Technotown - Hub della scienza creativa a Villa Torlonia
Informazioni
Dal 1 ottobre al 31 marzo dalle 7.00 alle 19.30
Dal 1 aprile al 30 settembre dalle 7.00 alle 20.30
Chiuso: 1° gennaio e 25 dicembre
Locations
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