Realizzato grazie alla lungimiranza del costruttore Domenico Costanzi, che desiderava dotare Roma di un teatro da dedicare all'opera in musica e al balletto, il Teatro dell’Opera di Roma, conosciuto anche con il nome di Teatro Costanzi, sorge sull’area anticamente occupata dalla villa di Eliogabalo.
La sua realizzazione fu affidata all’architetto Achille Sfondrini che, specializzato nella costruzione e nel restauro di teatri, lo progettò in stile neorinascimentale, molto in voga allora, pensando soprattutto alla resa acustica.
Il Teatro dell’Opera Costanzi fu inaugurato il 27 novembre 1880 con la rappresentazione della Semiramide di Rossini, alla presenza dei re d’Italia.
Inizialmente, il Teatro era disposto su tre ordini di palchi sormontati da una galleria, ed era coronato da una cupola decorata con splendidi affreschi, opera di Annibale Brugnoli.
Con una capienza di circa 2200 posti, sin dalla sua creazione, il Costanzi ospitò prime assolute di opere poi diventate famosissime; tra queste La Cavalleria rusticana (17 maggio 1890) e L’amico Fritz di Mascagni (31 ottobre 1891), Tosca di Puccini (14 gennaio 1900) e Le maschere di Mascagni (17 gennaio 1901).
Dopo la breve ma trionfale gestione di Enrico Costanzi, figlio del primo proprietario, il Teatro passò nelle mani dell’impresario Walter Mocchi che, nel 1912, affidò la direzione della nuova “Impresa Costanzi” a Emma Carelli, sua moglie.
Nel 1926, il Comune di Roma acquistò il Teatro assumendone anche la gestione: l’Impresa Costanzi divenne “Teatro Reale dell’Opera”. I lavori di ristrutturazione vennero affidati all'architetto Marcello Piacentini che aumentò di uno i tre ordini di palchi originali e fece installare uno straordinario lampadario di cristallo di Murano, oggi considerato il più grande del mondo. Il Teatro fu nuovamente inaugurato il 27 febbraio 1928 con la rappresentazione del Nerone di Boito.
Allo stesso anno risale l’istituzione della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma i cui primi direttor furono Ileana Leonidov per le allieve e Dmitri Rostov per gli allievi. Da allora, il Corpo di Ballo del Teatro, ha messo in scena solo grandi successi, grazie anche all’apporto di grandi direttori e coreografi tra cui Aurel Millos, André Prokovski, Vladimir Vassiliev, Elisabetta Terabust, Carla Fracci ed Eleonora Abbagnato.
Nel 1956, Piacentini intervenne per un altro intervento di ampliamento e di restauro e la creazione di un foyer dei palchi, di locali per uffici e il rifacimento della facciata in uno stile novecentesco; i lavori furono ultimati nel 1960.
Con l’avvento della Repubblica, il Teatro acquisì la sua denominazione definitiva di “Teatro dell’Opera” e, nel 1958, subì, ulteriori lavori di ristrutturazione e di ammodernamento.
In oltre un secolo di vita, il Teatro dell’Opera di Roma ha visto crescere in maniera esponenziale il proprio prestigio e le sue assi prestigiose sono state calcate da artisti del calibro di Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Aureliano Pertile, Maria Callas, Renata Tebaldi, Montserrat Caballé, Rajna Kabaivanska, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Carreras, Domingo e Pavarotti, e da direttori illustri come Toscanini, Von Karajan, Abbado, Mehta, Maazel, Rostropovich, Sinopoli, e Riccardo Muti.
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Terme di Caracalla
Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano
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