Edificata sotto l’Imperatore Aureliano nel III secolo, la porta era conosciuta anche come Porta Flaminia perché da qui usciva, ed esce tuttora, la via consolare Flaminia.
Il suo aspetto attuale, ben diverso da quello originario, è frutto di una ricostruzione cinquecentesca. La facciata esterna fu commissionata da papa Pio IV a Michelangelo che, però, trasferì l’incarico a Nanni di Baccio Bigio, il quale realizzò l’opera tra il 1562 e il 1565 ispirandosi all’Arco di Tito. Le quattro colonne che decorano la facciata provengono dall’antica basilica di San Pietro. Nel 1638, in prossimità dell’apertura della porta, vennero inserite le due statue di San Pietro e San Paolo, realizzate da Francesco Mochi.
La facciata interna fu invece realizzata da Gian Lorenzo Bernini per Papa Alessandro VII e venne eseguita in occasione dell’arrivo a Roma, il 23 dicembre 1655, della regina Cristina di Svezia, a seguito della sua conversione al Cristianesimo, come ricorda anche l’epigrafe posta sotto lo stemma dei Chigi.
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