Ponte Vittorio Emanuele II

Situato immediatamente a valle di Ponte Sant’Angelo, Ponte Vittorio Emanuele II collega Corso Vittorio Emanuele II, nel centro storico, al Rione XIV – Borgo e al Vaticano.

Fu ideato dall’architetto Ennio De Rossi che lo progettò nel 1886. Il contratto per la sua costruzione fu redatto nel 1889, ma i lavori furono interrotti; furono ripresi solo nel 1908 dalla Ditta Allegri, che li realizzò rispettando il progetto originario.

Ponte Vittorio si sviluppa su tre arcate in muratura, è lungo 110 metri e largo 20. Presenta una fastosa decorazione scultorea con quattro gruppi marmorei e quattro Vittorie che si ergono sui suoi pilastri e sulle testate. I gruppi dovevano rappresentare “Le virtù del re Vittorio Emanuele II” e per la loro esecuzione fu indetto un concorso pubblico nel giugno del 1909.

La Commissione giudicatrice incaricò delle opere i seguenti scultori: Elmo Palazzi, Luigi Casadio, Amleto Cataldi e Francesco Pifferetti per le Vittorie in bronzo; Giuseppe Romagnoli per La fedeltà allo Statuto (dopo Novara, 1849); Italo Griselli per Il Valore Militare (la battaglia di San Martino, 1859); Giovanni Nicolini per Il Trionfo politico (proclamazione del Regno d’Italia, 1861); Cesare Reduzzi per Il Padre della Patria (Vittorio Emanuele a Roma durante l’inondazione del 1870).

Fu il Presidente della Commissione, Ettore Ferrari, a scegliere la precisa collocazione dei singoli gruppi scultorei sul ponte. A causa di alcuni ritardi nella traduzione in travertino dei modelli in gesso, però, le statue furono posizionate solo nei primi mesi del 1912.

Ponte Vittorio Emanuele II fu inaugurato per la prima volta il 5 giugno 1911, in occasione dell’Esposizione Universale che si tenne quell’anno e del 50° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia. Non è un caso, infatti, che fu intitolato al primo Re d’Italia. La seconda inaugurazione ebbe luogo dopo la collocazione dei gruppi in travertino, il 28 aprile 1912.

Tra il 1889 e il 1911, gli fu affiancato un ponte provvisorio costituito da travi in ferro, Ponte degli Alari, poi demolito all’apertura di Ponte Vittorio.