Angolo pittoresco del Rione Trastevere, questa piccola piazza è incastonata tra il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa e la splendida Basilica di Santa Cecilia e rievoca l’atmosfera della “vecchia Roma”.
La sua vicinanza con l’antico Porto di Ripa Grande sul Tevere, attivo fino al Diciannovesimo secolo, la rese un centro nevralgico per i commerci della città: qui si incontravano mercanti, marinai e capitani delle imbarcazioni che trasportavano le merci più eterogenee e attraccavano nello scalo cittadino per concludere i loro affari.
Nel Diciassettesimo secolo, la costruzione del primo nucleo dell’Ospizio Apostolico del San Michele, l’attuale Complesso Monumentale di San Michele – nel tempo, ricovero per “vecchi poveri”, conservatorio per “zitelle”, orfanatrofio, carcere e Scuola delle arti - causò la demolizione di diversi edifici medievali, mentre, con la successiva edificazione dei muraglioni del Tevere, verso la fine dell’Ottocento, la vivace vocazione portuale dell’area andò persa. Tuttavia, la piazza conserva un carattere autentico e romantico, tra edifici d’altri tempi, sanpietrini e rampicanti.
All’angolo con piazza di Santa Cecilia, sorge quella che, secondo la leggenda, fu la residenza del celebre condottiero Ettore Fieramosca, che vi avrebbe soggiornato di ritorno dalla Disfida di Barletta del 1503, secondo quanto narrato nel romanzo storico di Massimo d’Azeglio. Realizzata nella seconda metà del Dodicesimo secolo, la casa, oggi di proprietà privata, appartenne all’Ordine degli Umiliati, soppresso alla fine del Sedicesimo secolo da papa Pio V, una confraternita di uomini e donne votata alla povertà e impegnata nella lavorazione della lana. Seppur restaurata, la casa rappresenta una pregevole testimonianza di casa-torre medievale ottimamente conservata; una serie di archi in laterizio, sostenuti da colonne ioniche, ricordano la presenza di un antico portico, successivamente murato. La struttura, rinforzata da un contrafforte, è coronata da un’elegante torretta, decorata da una successione di piccoli archi pensili.
Con il suo aspetto suggestivo e “fuori dal tempo”, piazza dei Mercanti ha ispirato alcuni tra i più grandi registi italiani ed è stata la location di celebri pellicole del grande schermo, come Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini, interpretato dalla splendida Anna Magnani, Ladri di Biciclette (1948) di Vittorio De Sica, Il marito (1958) di Nanni Loy, con l’indimenticabile Alberto Sordi, e Peccato che sia una canaglia (1955) di Alessandro Blasetti, con Sophia Loren, Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni.
Rione XIII - Trastevere
Basilica di Santa Cecilia in Trastevere
Complesso Monumentale di San Michele a Ripa
Mercato di Porta Portese
Il Tevere
Secondo la leggenda, la storia di Roma comincia proprio da qui
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