La scultura in marmo si trova nel cortile del Palazzo Nuovo - sede, insieme a Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini - addossata ad una parete confinante con la basilica di Santa Maria in Aracoeli. Databile al I secolo d.C., la colossale scultura rappresenta una divinità maschile sdraiata, con lunga barba; un mantello le copre la spalla, il braccio sinistro e le gambe. Nella mano sinistra, aggiunta successivamente, tiene una conchiglia. Al di sotto della figura vi è un mostro marino, dalla cui bocca sgorga l’acqua che cade nella vasca antistante. La statua viene interpretata come la personificazione di Oceano o di un fiume, forse il Nera.
L’opera fu rinvenuta nel Foro di Augusto, presso il Tempio di Marte Ultore, nel XVI secolo, nella zona denominata nel Medioevo Foro di Marte o Martis Forum: l'origine del nome Marforio deriverebbe dalla deformazione del termine latino; oppure, secondo un’altra ipotesi il nome sarebbe invece da attribuire alla famiglia Marfoli o Marfuoli, che aveva delle proprietà nei pressi del Carcere Mamertino, nella zona in cui fu rinvenuta la statua. Nel 1588 fu trasportata in piazza S. Marco per volere di Papa Sisto V ma, poco tempo dopo, fu spostata sul Campidoglio, per essere collocata in una fontana progettata da Giacomo Della Porta nel 1594, che doveva chiudere la piazza nel lato verso la chiesa dell’Ara Coeli; nella fontana erano poste anche la colossale testa di Costantino, ora nel cortile del palazzo dei Conservatori, e la grande sfera bronzea dell’obelisco vaticano. Con la costruzione del Palazzo Nuovo ad opera di Innocenzo X nel1644-1655, la fontana di Della Porta venne smontata e posta nel cortile del nuovo edificio. Nel1734 fu progettata una nuova fontana con la statua di Marforio, su progetto di Filippo Barigioni, collocata sulla parete di fondo del cortile del Palazzo Nuovo, su cui vi è anche una lapide commemorativa e un busto di Papa Clemente XII.
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