Il Foro di Cesare fu il primo tra i Fori Imperiali ad essere costruito; venne iniziato nel 54 a.C., come ampliamento dell'antico Foro Romano divenuto ormai inadeguato per adempiere alle funzioni di centro monumentale e amministrativo. Il nuovo Foro si estendeva tra quest’ultimo e l’altura della Velia, compresa tra il Quirinale e il Campidoglio, spianata in seguito da Traiano per realizzare il suo Foro.
Cesare, per realizzare il suo progetto, espropriò le case private che sorgevano nell’area e spostò la Curia del Senato, riducendo anche lo spazio del Comizio.
Il foro, la cui pianta venne in seguito presa a modello per i successivi Fori Imperiali, era costituito da una piazza lunga e stretta circondata da un duplice porticato su tre lati dove, al centro del lato di fondo, sorgeva il tempio dedicato a Venere, madre di Enea e progenitrice della Gens Iulia. Al centro della piazza era posta la statua equestre di Cesare.
Ad un rifacimento di età traianea appartengono il tempio oggi ancora visibile, il doppio portico identificato con la Basilica Argentaria e la grande latrina pubblica di forma semicircolare; mentre all’età cesariana appartengono le tabernae che fiancheggiano il portico.
Il complesso si compone dei seguenti monumenti:
Tempio di Venere Genitrice - Eretto dopo un voto di Cesare prima della battaglia di Farsalo contro Pompeo nel 48 a.C., il tempio fu inaugurato nel 46 a.C., prima del completamento del Foro. Costruito sul fondo della piazza, con 8 colonne sulla fronte e 9 sui lati lunghi, era privo di colonne sul lato di fondo. Il tempio attualmente visibile risale ad un rifacimento di Traiano da porre in relazione con l’abbattimento della retrostante collina della Velia. La ricchissima decorazione architettonica del tempio è stata ricostruita basandosi sia sulle fonti storiche sia sullo studio dei frammenti recuperati durante gli scavi degli anni Trenta.
Tabernae - Poste sui lati lunghi del Foro, sono di misura diversa e di diversa tecnica costruttiva, evidenziando le diverse fasi architettoniche e i molteplici restauri già subiti in età antica. Quelle poste al secondo piano - il terzo fu tamponato già all’epoca di Traiano per motivi di sicurezza - risultano incuneate nel taglio del colle Capitolino. Oggi costituiscono un piccolo antiquarium dei frammenti architettonici rinvenuti durante i lavori di apertura di via dell’Impero, e sono tra i più belli dell'età imperiale.
Basilica Argentaria - Originariamente doveva essere un piccolo mercato specializzato nella vendita di vasellame bronzeo e d'argento di antiquariato. In seguito dovette ospitare una scuola, come dimostrano alcuni graffiti conservati sulle pareti con versi dell'Eneide in caratteri latini e greci.
Latrina - Un colonnato aperto verso sud-est dava accesso ad un'ampia latrina, la più grande rinvenuta sinora a Roma, anch'essa probabilmente costruita durante i lavori voluti da Traiano nel Foro di Cesare. L'ambiente semicircolare presenta sotto il pavimento un vespaio con pilastri di mattoncini - suspensurae - per l'inserimento delle fognature.
Foto: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Foro Romano e Palatino
Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali
L'Anfiteatro Flavio (Colosseo)
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