
I Colombari si trovano all'interno della Vigna Codini, tra il Parco degli Scipioni e le Mura Aureliane, nei pressi della Porta San Sebastiano, in un'area un tempo utilizzata come luogo di sepoltura. Scoperti verso la metà dell’Ottocento dal marchese Giampiero Campana, erudito antiquario e collezionista, furono costruiti tra l’età augustea e quella tiberiana e utilizzati fino al II sec. d.C. Si tratta di tre grandi edifici funerari distinti, ognuno dei quali ospita centinaia di loculi e nicchie per urne cinerarie.
Il primo colombario è costituito da un ambiente a pianta quadrangolare e, i circa 500 loculi alle pareti, sono ad arco. In ognuno di essi sono murate due olle - vasi cinerari - e al di sopra sono dipinte delle targhette su cui era inciso il nome del defunto. Sulle pareti vi sono quattro riquadri con scene mitologiche.
Il secondo ha nicchie sormontate da piccole lastre marmoree, molte delle quali rimaste senza iscrizione. Sulle pareti vi sono resti di pitture con motivi ornamentali. Il colombario si data nella tarda età augustea, mentre le pitture sono di epoca successiva.
Il terzo colombario presenta una pianta ad U con tre bracci comunicanti e loculi di dimensioni maggiori rispetto agli altri. La volta conserva parte di affreschi con motivi ornamentali; da questo colombario provengono cippi, piccole urne ed anche un piccolo sarcofago, ora al Museo Nazionale Romano, la cui presenza lascia intendere che il colombario fu utilizzato anche per inumazioni. Le epigrafi ritrovate riportano molti nomi di servi e liberti imperiali che svolgevano diversi mestieri e funzioni nella casa imperiale. La costruzione di questo colombario risale all’età di Tiberio ma il suo uso continuò fino a tutto il II secolo d.C.
Foto: Parco Archeologico dell'Appia Antica
Mausoleo di Cecilia Metella


Colombario di Pomponio Hylas


Informazioni
Situati all’interno di una proprietà privata, vi si può accedere facendone richiesta al Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Al momento non sono visitabili.

Location
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