
Con la sua imponenza e la sua eleganza, il Mausoleo di Cecilia Metella può essere considerato uno dei monumenti simbolo della via Appia antica.
La tomba fu costruita durante il principato di Augusto, negli anni 30-20 a.C., per onorare la memoria di Cecilia Metella, figlia del console romano Quinto Cecilio Metello e probabilmente nuora del famoso Licinio Crasso, membro del primo triumvirato insieme a Cesare e Pompeo. La ricchezza e il prestigio della famiglia spiegano la posizione dominante del mausoleo rispetto alla strada e la sua monumentalità.
A pianta circolare su un basamento quadrato in calcestruzzo – rivestito in origine da blocchi di travertino e conservato in minima parte – il mausoleo ricorda in dimensioni ridotte quello di Augusto. Nella parte più alta dell’imponente cilindro in travertino si può ammirare ancora oggi un fregio di marmo decorato con ghirlande di fiori e frutta e con i caratteristici bucrani, interrotto da un altorilievo con un trofeo di armi e un barbaro prigioniero con le mani legate dietro la schiena. Proprio dai bucrani, cioè dai crani di bue, prende il nome la località: “Capo di Bove”.
Intorno al 1300 il mausoleo fu inglobato nel castello fatto costruire dalla famiglia Caetani (Castrum Caetani) e trasformato nel torrione principale della loro fortificazione. Appartiene a questa fase la merlatura di tipo ghibellino.
Informazioni
Dal martedì alla domenica
Dal 1° ottobre al 31 ottobre dalle 9.00 alle 18.30.
Dal 1° novembre al 28/29 febbraio dalle 9.00 alle 16.30
Dal 1° marzo al 31 marzo dalle 9.00 alle 18.30.
Dal 1° aprile al 30 settembre dalle 9.00 alle 19.15.
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il sito ufficiale.
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