La Chiesa di Santa Maria in Traspontina sorge in via della Conciliazione, nel Rione Borgo, a pochi passi dal Vaticano. Fu ricostruita nel 1566 su disegno di Giovanni Sallustio Peruzzi, con apporti di Ottaviano Mascherino e Francesco Peparelli, al posto di una più antica, fatta demolire nel 1564 da Papa Pio IV perché di ostacolo alle traiettorie delle bombarde di Castel Sant’Angelo. La chiesa occupa probabilmente il luogo in cui sorgeva un antico sepolcro di epoca romana a forma di piramide, che nel Medioevo si riteneva fosse stata la tomba di Romolo.
L'ampia facciata è a due ordini di lesene, che la spartiscono in cinque campate nelle quali si aprono tre portali e due nicchie; le tre campate superiori presentano, invece, due finestre cieche e raccordi laterali. Sopra il portale principale a colonne marmoree, vi è una nicchia in cui è posto il gruppo della Madonna con Bambino in stucco, del XVIII secolo.
L'interno, a croce latina, ha una sola navata, cinque cappelle per lato e una magnifica cupola (opera del Mascherino) senza tamburo, così voluta dai bombardieri di Castel Sant'Angelo perché non ostacolasse il tiro delle bombarde collocate sui bastioni del castello. Gli stessi artiglieri del Castello avevano in questa chiesa, nella Cappella di Santa Barbara, il loro luogo di preghiera.
Tra le opere d'arte dell'interno si segnala il magnifico altare barocco di Carlo Fontana del 1674, che custodisce un'icona con l’immagine della Madonna bizantina. Quest’icona, secondo un’antica tradizione, fu portata dai padri Carmelitani in Europa al tempo della loro migrazione dal Monte Carmelo, nella prima metà del XIII secolo. L’immagine attuale è una copia tarda dell’originale, andato perso durante il periodo della Repubblica Romana (1798-1799).
Foto: sito ufficiale della Chiesa di Santa Maria in Traspontina
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