È la prima chiesa romana dedicata alla all’Immacolata Concezione, molto prima che Pio IX sancisse con un con un dogma il concepimento senza macchia della Vergine Maria, e una delle più suggestive tra le centinaia di chiese che adornano Roma.
Situata nella famosa via Veneto, fu fatta costruire nei pressi di Palazzo Barberini dal Cardinale cappuccino Antonio Barberini, fratello di Papa Urbano VIII Barberini che ne benedisse la prima pietra il 4 ottobre del 1626. Il disegno della chiesa è dell’architetto pontificio Michele da Bergamo, in collaborazione con l’architetto Antonio Casoni. La tomba del Cardinale Barberin è tutt'ora conservata all'interno della chiesa, di fronte all'altare maggiore, con incise le parole Hic jacet pulvis et cinis et nihil (Qui giace polvere, cenere e niente).
Si accede alla chiesa attraverso una scalinata a forbice, su cui si leva la facciata in mattoni con lesene in pietra bianca. L’interno è a una sola navata con 5 cappelle per ogni lato, rialzate e chiuse da cancellate di legno, e impreziosite da dipinti, sepolcri, e reliquie. Tra le numerose opere d’arte, si segnalano: l’Assunzione di Liborio Coccetti sulla volta a botte, La Concezione di Gioacchino Bombelli sull’altare maggiore, dall'originale del Lanfranco, distrutto da un incendio; il San Michele Arcangelo di Guido Reni; Anania che ridà la vista a San Paolo di Pietro da Cortona; Sant’Antonio da Padova resuscita un morto di Andrea Sacchi; il Cristo deriso di Gherardo delle Notti; l’Adorazione dei Pastori di Lanfranco e San Francesco d'Assisi sorretto dall'Angelo dopo le stimmate del Domenichino.
All’interno del convento è presente il Museo dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Romana: otto sale che custodiscono opere d’arte, volumi, documenti, oggetti liturgici e manufatti cappuccini di uso comune. Nei sotterranei, si trova la suggestiva Cripta, l’antico cimitero dei cappuccini, realizzata verso la prima metà del XVIII secolo. È costituita da cinque cappelle, decorate con i teschi e le ossa di 4000 frati, i cui ornamenti formano rosoni, lesene, stelle, fiori, festoni e lampade e croci. Ogni cappella porta il nome delle ossa con cui sono stati eseguiti i decori e contiene, secondo la tradizione, terra santa trasportata dalla Palestina o da Gerusalemme.
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