Con la vicina basilica di Santa Maria in Montesanto, è una delle due cosiddette chiese gemelle che dominano piazza del Popolo e che ne sono il simbolo insieme all’obelisco e alla fontana con i leoni. Immediatamente visibile appena si varca Porta del Popolo, la chiesa è situata su uno dei lati del famoso Tridente (i tre rettifili che hanno il loro vertice proprio sulla piazza), tra via del Corso e via di Ripetta.
Il nome e l’origine della chiesa sono legati a un evento prodigioso avvenuto, secondo la leggenda, nel lontano 1325. Disperata perché suo figlio era caduto tra i flutti del Tevere, una donna si era rivolta in preghiera a un’immagine della Madonna, dipinta su un muro lungo il fiume: quando il bambino fu tratto in salvo, si decise di costruire una cappella, situata all’altezza dell’attuale Ponte Margherita, che accogliesse l’immagine miracolosa, da allora conosciuta come “Madonna dei Miracoli”.
A causa dei continui straripamenti del Tevere, alla fine del Cinquecento l’immagine della Madonna fu spostata per motivi di sicurezza nella chiesa di San Giacomo in Augusta, dove si può ammirare ancora oggi, e al suo posto nella cappella venne collocata una copia. Alla metà del secolo successivo, Papa Alessandro VII ordinò che si costruisse in piazza del Popolo una nuova chiesa dove custodire la copia dell’immagine miracolosa: i lavori, affidati dal cardinale Girolamo Gastaldi all’architetto Carlo Rainaldi, furono avviati però solo 14 anni dopo l’ordine del papa e 13 anni dopo la fondazione di Santa Maria di Montesanto. Completata da Carlo Fontana, la chiesa fu consacrata e aperta al pubblico nel 1681. Anche se dalla piazza sembra identica alla sua gemella sul lato opposto del Tridente, non mancano le differenze: lo spazio a disposizione non era infatti uguale e per risolvere il problema Santa Maria dei Miracoli venne dotata di una cupola ottagonale, invece che dodecagonale, e di una pianta circolare invece che ellittica.
La facciata della chiesa è caratterizzata da un profondo pronao rettangolare, coronato da un timpano su cui è inciso il nome del cardinale Gastaldi, committente e mecenate dell’edificio. Le colonne del pronao in origine erano destinate ai campanili di San Pietro, progettati da Bernini ma mai realizzati. Dieci statue si ergono sulla balaustra esterna dell’edificio: raffigurano santi e sante e furono eseguite fra il 1676 e il 1677 da Filippo Carcani, Ercole Ferrata e altri. Come l’esterno, anche l’interno venne progettato da Carlo Rainaldi e portato a termine da Carlo Fontana. Sull’altare maggiore, opera di Antonio Raggi, è posta la copia di fine Cinquecento dell’immagine della Madonna dei Miracoli: la corona d’oro posta sul capo della Vergine risale al 1646 e fu una delle prime applicate a un’immagine sacra.
Piazza del Popolo
Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti)
Basilica di Santa Maria del Popolo
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