Attualmente il patrimonio della Biblioteca Storica è costituito da un Fondo Antico di documenti, sia cartacei che membranacei di notevole pregio, anche per il loro valore contenutistico (manoscritti, bolle, editti, manifesti, cinquecentine, seicentine, settecentine); da diversi testi di Scienza penitenziaria e penalistica, di antropologia, di psicologia, di criminologia (tra cui molti pregiati saggi relativi al positivismo criminologico); dalla Raccolta completa delle Leggi e dei Decreti del Regno d’Italia dal 1871. Per la fisionomia della Biblioteca, notevole è stato nel tempo, l’apporto dei periodici; a partire dal periodo in cui la gestione delle carceri era affidata al Ministero dell’Interno (1861-1923), fino alle pubblicazioni dell’Amministrazione Penitenziaria (già Direzione Generale degli Istituti di Prevenzione e Pena, dal 1900 al 1928). Tra queste, appare opportuno, evidenziare la raccolta della “Rassegna di Studi Penitenziari” (1951), continuazione della Rivista di Diritto Penitenziario (1930 - 1943). Pubblicazione che per gli argomenti trattati ben rappresenta quell’esigenza, tipica degli anni cinquanta, di allineamento al grande movimento mondiale di schemi normativi e di azione della pratica e della scienza ed il bisogno di allargare il discorso a contenuti più strettamente criminologici che nello stesso momento storico, avevano conosciuto una straordinaria crescita di interessi e di apporti. Nel 1959, ugualmente edita dall’Amministrazione Penitenziaria, la Rassegna di studi penitenziari verrà affiancata dalla rivista “Quaderni di Criminologia Clinica”, periodico che presto si aprirà ad una interattiva collaborazione internazionale.Nel 1979 l’allora Direttore Generale degli Istituti Prevenzione e Pena Giuseppe Altavista fonda la “Rassegna Penitenziaria e Criminologica” (che ingloba le altre due) ed è così intitolata per la sua derivazione storica. La sua configurazione, rispetto alle precedenti pubblicazioni, sarà quella di sviluppare caratteristiche corrispondenti alle esigenze dei lettori più attenti e più critici agli orientamenti che la scienza andrà imponendo al pensiero penitenziario e criminologico, come pure alle tematiche sulle problematiche che verranno affrontate all’indomani dell’emanazione del nuovo Ordinamento Penitenziario (L.354/75). La “Rassegna Penitenziaria e Criminologica”, dopo una breve interruzione (1991 - 1996), viene tuttora pubblicata come rivista quadrimestrale, offrendo l’opportunità a studiosi ed esperti della materia e di ogni Paese di collaborare per la pubblicazione di articoli e scritti originali.
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