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È il più grande dei tre archi trionfali ancora conservati a Roma, alto circa 25 metri, posto lungo la strada abitualmente percorsa dai trionfi, nel tratto compreso tra il Circo Massimo e l’Arco di Tito.
L’arco fu eretto nel 315 per celebrare la vittoria dell’imperatore Costantino su Massenzio, avvenuta il 28 ottobre del 312 d.C nella battaglia di Ponte Milvio, e fu realizzato riutilizzando in parte materiali ed elementi architettonici provenienti da monumenti imperiali più antichi, appartenuti alle età di Traiano, Adriano e Marco Aurelio. Tutti i volti degli imperatori presenti nei rilievi sono stati rimodellati a somiglianza di Costantino, con il nimbo a connotarne la maestà imperiale.
È probabilmente da considerarsi come il primo esempio di quel sistematico riuso del materiale di spoglio che a Roma durerà per tutto il medioevo e, al tempo stesso, rappresenta una preziosa sintesi di oltre due secoli di arte ufficiale romana.
L’arco si presenta a tre fornici: quello centrale, più ampio, riporta una ricca decorazione a rilievo su tutti i lati. Al di sopra degli archi minori, sono narrate le imprese di Costantino nella campagna contro Massenzio. Più in alto, nei tondi di età adrianea, sono rappresentate scene di caccia e di sacrificio. Nell’attico, si stagliano otto statue di Daci, provenienti dal Foro di Traiano, che fiancheggiano la lunga iscrizione e i grandi pannelli del periodo di Marco Aurelio, con episodi della guerra germanica. Le basi delle colonne corinzie sono decorate con figure allegoriche.
Il monumento, incluso a metà del XII secolo nella fortezza dei Frangipane, fu sottoposto a restauri a partire dalla fine del Quattrocento e per tutto il Cinquecento e, successivamente, nel 1733, quando furono realizzate ampie integrazioni delle parti mancanti.
Nei pressi dell’arco, sono visibili i resti della cosiddetta Meta Sudans, una fontana monumentale edificata in età flavia. Il nome “meta” deriva dalla forma conica che ricordava le mete del circo, mentre “sudans” stava a indicare l’acqua che ne sgorgava. Riprodotta su monete dell’80-81 d.C., la fontana rimase in uso fino al V secolo d.C., quando l'interramento della Valle del Colosseo iniziò a ostruire i canali di deflusso delle acque; negli anni Trenta, in epoca fascista, i ruderi furono poi demoliti per la creazione di via dei Trionfi.
Meta sudans
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Circo Massimo
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Basilica di Massenzio
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