Tosca

“Vissi d’arte, vissi d’amore,
non feci mai male ad anima viva!
Con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai…”
(“Vissi d’arte”, Atto II, Tosca)

L’opera più drammatica di Giacomo Puccini torna in scena al Teatro dell’Opera di Roma nell’allestimento originale della prima esecuzione, che ebbe luogo proprio sul palcoscenico del Costanzi il 14 gennaio 1900 alla presenza dello stesso autore.

La Tosca fu composta nel 1889, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica ispirato al dramma storico di Victorien Sardou, e rappresentata per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi.

“Vi sarebbe un dramma che, se io fossi ancora in carriera, musicherei con tutta l’anima, ed è Tosca”, disse il grande Giuseppe Verdi commentando il capolavoro pucciniano, caratterizzato da continui colpi di scena e da una rapida evoluzione della melodia, che provocano uno stato di costante tensione, quasi ipnotico.

Con straordinaria modernità, l'opera narra gli avvenimenti in corso a Roma in unico giorno, il 14 giugno del 1800, ai tempi della caduta della Repubblica Romana, della Restaurazione dello Stato Pontificio e degli echi rivoluzionari provenienti dalla Francia. Ricostruendo le tensioni storiche, il compositore toscano rappresenta uno straordinario affresco dell’amore perseguitato, attorno ai tre personaggi principali, la cantante Floria Tosca, il pittore Mario Cavaradossi e il capo della polizia Scarpia, trovando, con fantasia e coraggio, un linguaggio musicale tutto nuovo.

Sul palco del Costanzi, tre stelle della lirica, il soprano Anna Pirozzi, il tenore Vittorio Grigolo e il basso-baritono Erwin Schrott, accompagnate dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal Maestro Michele Mariotti, con la regia di Alessandro Talevi.

Foto: Tosca, Atto I,  Anna Pirozzi (Tosca) ®Yasuko Kageyama - Opera di Roma 2015-16