Oltre 140 opere, provenienti da prestigiose istituzioni nazionali e internazionali, capolavori assoluti di una delle più importanti collezioni d’arte del Rinascimento, sono in mostra negli spazi espositivi di Villa Caffarelli, ai Musei Capitolini.
Sculture antiche, bronzi, dipinti, disegni, preziosi manoscritti, gemme e monete raccontano, grazie a un progetto scientifico di alto valore e di grande rilevanza nell’ambito dell’anno giubilare, la Collezione Farnese, ricostruendo il momento del suo massimo splendore, dai primi decenni del Sedicesimo secolo all’inizio del Diciassetesimo.
Iniziata da Alessandro Farnese, asceso al soglio pontificio come Paolo III nel 1534, e ulteriormente arricchita dall’opera dei suoi nipoti, i cardinali Alessandro e Odoardo, la Collezione Farnese fu tra le più celebri raccolte artistiche e archeologiche del tempo e rappresentò anche lo strumento attraverso il quale la famiglia Farnese cercò di consolidare il proprio prestigio nella Roma pontificia come promotrice di una nuova Roma, in grado di riportare in vita la maestosità antica attraverso la cultura e le arti e, al contempo, a dare lustro alla figura di Papa Paolo III rafforzando il suo pontificato.
La nascita e soprattutto l’accrescimento della Collezione avvengono durante la profonda e rapida trasformazione urbanistica di Roma, voluta e promossa da Papa Paolo III, dopo il tragico Sacco di Roma del 1527. Si deve infatti al Papa Farnese il grandioso rinnovamento di Piazza del Campidoglio, affidato a Michelangelo, con la collocazione della statua del Marco Aurelio, trasferita nel 1538 dalla Piazza del Laterano.
Il costituirsi di un nucleo di opere così eccezionale fece chiaramente emergere la vocazione museale di Palazzo Farnese che era anche inserito fra i luoghi più importanti di Roma, che le guide invitavano a visitare.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo si snoda lungo dodici sale, percorrendo le quali potrete immergervi nella realtà dei Farnese ricostruendo il legame tra la famiglia, la città di Roma e la Collezione: “Gli Artefici della Collezione”, “Un palazzo per ‘una scuola pubblica del mondo’”, “I Farnese e l’antichità: passione e prestigio”. “Galleria del Palazzo”, “La Sala dei Filosofi”, “Fulvio Orsini”, che approfondisce il suo ruolo nell'acquisizione e valorizzazione di numerosi reperti e il suo impegno nell’incremento della biblioteca Farnese, importante centro di studio e conservazione di manoscritti antichi, codici e opere letterarie, “Il Camerino” o “Gabinetto del Cardinale”, “Le stanze dei dipinti e dei disegni”, “Due collezioni, un solo destino” che rende omaggio al legame eccezionale fra i Farnese e gli Orsini.
Il legame che i Farnese avevano stabilito fra Roma e la loro Collezione è testimoniato inoltre dalla presenza in mostra del Testamento del Gran Cardinale Alessandro, nel quale si afferma esplicitamente che la Collezione, inalienabile, doveva restare a Roma.
Il 1600, anno che chiude l’arco cronologico della mostra, è quello della morte di Orsini ed è quello che segnerà anche la fine del più prestigioso periodo della Collezione Farnese.
La mostra, a cura di Claudio Parisi Presicce e Chiara Rabbi Bernard, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Civita Mostre e Musei. Progetto di allestimento e direzione artistica Studio Lucchi & Biserni.
L’esposizione rientra nella Misura M1C3 Inv.4.3 - Caput Mundi - Next Generation EU per grandi eventi turistici #AMANOTESA, Linea di intervento 334: “Il Giubileo dei Pellegrini: eventi artistici e culturali nella città di Roma, dal centro alla periferia, al fine di favorire la fruizione turistica nel periodo giubilare”.
Musei Capitolini


Piazza del Campidoglio


Palazzo Farnese


Informazioni
Dal 12 febbraio 2025 dalle ore 18.00 al 18 maggio 2025
tutti i giorni ore 9.30-19.30
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1° maggio
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