L’esposizione illustra un momento significativo della storia dell’Italia antica, precedente all’unificazione portata a termine da Roma e si concentra sui Dauni, una popolazione che abitava l’area settentrionale dell’attuale Puglia e parte della Basilicata, mettendo al centro dell’attenzione un popolo dell’Italia preromana e un’epoca della storia del nostro Paese meno nota.
I reperti esposti – armature, ceramiche, gioielli e ornamenti – raccontano Canosa, uno dei centri più importanti dell’area dove, tra il IV e il II secolo a.C., i cosiddetti Principi, personalità di spicco dell’élite locale, furono sepolti in ipogei (tombe a camera familiari, scavate nel tufo locale) con un ricco corredo funerario che esibiva lo status sociale del defunto alla comunità. Tra tutti spiccano i vasi policromi e plastici – dal peculiare colore rosa intenso – arricchiti da figurine applicate, che rappresentano una produzione originale delle botteghe canosine dell’epoca, ma anche due oggetti straordinari come il diadema in oro e pietre preziose, decorato da fiori, bacche e foglie mobili, e uno scettro in lamina aurea, custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto, appartenuti in origine a una donna canosina, sicuramente di rango regale.
Mostra a cura di Massimo Osanna e Luca Mercuri, nell’ambito del progetto Il racconto della bellezza, un programma di mostre e iniziatve negli Isituti Italiani di Cultura all’estero.
Frutto di un accordo di cooperazione sottoscritto nel gennaio 2023 tra la Direzione generale Musei del Ministero della cultura e la Direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il programma ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione all’estero del patrimonio culturale italiano, conservato nei deposito dei musei e dei parchi archeologici statali.
Informazioni
Dal 19 novembre al 2 febbraio 2024
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).
Chiuso il lunedì, 25 dicembre (salvo aperture straordinarie disposte dal Ministero della Cultura)
Per gli aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo