La mostra Forme e colori dall’Italia preromana. Canosa di Puglia aperta a Castel Sant’Angelo, a cura di Massimo Osanna e Luca Mercuri, illustra un momento importante della storia dell’Italia antica, precedente all’unificazione che fece seguito alle conquiste di Roma e si concentra sui Dauni, una popolazione che abitava l’area settentrionale dell’attuale Puglia e parte della Basilicata, focalizzandosi su un popolo dell’Italia preromana e un’epoca della storia antica meno nota.
I reperti esposti – armature, ceramiche, gioielli e ornamenti – raccontano Canosa, uno dei centri più importanti dell’area dove, tra il IV e il II secolo a.C., i cosiddetti Principi, personalità di rilievo dell’élite dauna, furono sepolti in ipogei (tombe a camera familiari, scavate nel tufo locale) con un ricco corredo funerario, di cui che sottolineava lo status sociale del defunto alla comunità. Tra i reperti spiccano i vasi policromi e plastici – dal particolare colore rosa intenso – arricchiti da figurine applicate, che rappresentano una produzione originale delle botteghe canosine dell’epoca, come pure due splendidi oggetti quali il diadema in oro e pietre preziose, decorato da fiori, bacche e foglie mobili, e uno scettro in lamina aurea, custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto, appartenuti in origine a una donna canosina, certamente di rango regale.
Ognuno di questi preziosi oggetti, come le armature, simbolo di potere e prestigio, che evocano il ruolo dei guerrieri nelle dinamiche sociali, o le ceramiche dipinte con motivi geometrici o figurativi che ci narrano di un’estetica raffinata e di una cultura che intrecciava, armonizzandoli, gli elementi sacri con quelli profani, invita i visitatori a riscoprire la vita quotidiana degli antichi Dauni.
I materiali esposti provengono dai depositi e dalle collezioni di alcuni dei principali musei della Puglia; in mostra sono presenti anche reperti recuperati durante le operazioni di contrasto al commercio clandestino di beni culturali condotte dal Comando Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale.
Questa mostra si inserisce nell’ambito del programma di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale italiano all’estero denominato Il racconto della bellezza, frutto della collaborazione congiunta tra la Direzione Generale dei Musei del Ministero della Cultura (MiC) e la Direzione Generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), rete di cui fanno parte gli Istituti Italiani di Cultura.
Foto: Maximiliano Massaroni
Informazioni
Dal 19 novembre 2024 al 2 febbraio 2025
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).
Chiuso il lunedì, 25 dicembre (salvo aperture straordinarie disposte dal Ministero della Cultura)
Per gli aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > https://direzionemuseiroma.cultura.gov.it/museo-nazionale-di-castel-santangelo