Antinoo disparu: memorie di un desiderio

L’esposizione Antinoo disparu a Villa Adriana a Tivoli, suddivisa in due parti per ordine cronologico e progettuale, rende omaggio a Marcel Proust a 100 anni dalla sua morte. Il progetto della mostra, curato dal direttore delle VillÆ Andrea Bruciati è ispirato alla figura di Antinoo, bellissimo giovane che l’imperatore Adriano conobbe in Bitinia e che divenne il suo favorito. Il giovane, morto annegato nel Nilo in circostanze misteriose, fu divinizzato dall’imperatore e l'effigie del giovinetto è stata utilizzata per i numerosi ritratti declinati secondo le istanze dell’epoca.

Affini sono le opere fotografiche di Wilhelm von Gloeden (Wismar 1856 – Taormina 1931) e Wilhelm von Plüschow (Wismar 1852 – Berlino 1930), due fotografi tedeschi che, attratti dal sole mediterraneo dell’Italia, si specializzano nei ritratti arcadici dove i ruderi diventano quasi sfondi del mito dell’antichità. Entrambi, ad ogni modo, risentono del clima decadente caratteristico delle classi intellettuali dell’epoca. Mentre però Wilhelm von Gloeden, da un punto di vista stilistico rimanda ad un mondo onirico, in cui la dimensione archeologica funge da sfondo per un mondo ormai perso per sempre, Wilhelm von Plüschow applica raramente il ritocco dei negativi, preferendo una resa realistica e naturalistica dei soggetti.

L’intento della mostra è quindi quello di invitare a riflettere sulla falsariga della Yourcenar, sollecitando un confronto tra arti ed epoche diverse, dominato dalla dimensione temporale. Questa accezione del Tempo derivazione dal Ballo delle teste di Marcel Proust, nell’ultimo libro della Recherche, come viene ribadito nel secondo momento del progetto previsto per l’autunno (Io sono la forza del passato: il ritratto di Adriano).

Foto: sito ufficiale di Villa Adriana