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Gli gnocchi

Gnocchi di patate

Giovedì gnocchi!

Passeggiando per le strade di Roma, non è insolito leggere sui menu del giorno dei ristoranti tradizionali questa diffusa espressione popolare che, nella versione integrale è "Giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa". Il curioso detto nasce nel dopoguerra, quando “l’arte di arrangiarsi” era d’obbligo per razionare il cibo e riempire i piatti e la pancia.
Durante la settimana, le massaie romane si ingegnavano per organizzare i pasti, sia a causa della carenza di generi alimentari, sia nel rispetto dei precetti religiosi. Nell’osservanza della tradizione cattolica, il venerdì era un giorno di digiuno, cosiddetto “di magro”, in cui non era permesso mangiare carne; si consumavano, quindi, pesce e legumi. Si diffonde così l’abitudine di preparare gli gnocchi con farina e uova, conditi con sugo di pomodoro: un piatto sostanzioso, gustoso e calorico per sostenere il pasto più leggero del giorno seguente.

In passato, nel mese di ottobre, gli gnocchi erano protagonisti imprescindibili delleottobrate romane, le calde e assolate giornate delle allegre gite fuori porta che celebravano la fine della vendemmia. L’usanza, in vita fino agli inizi del Novecento, coinvolgeva tutto il popolo: i nobili, che aprivano le loro sontuose ville patrizie, e i plebei che, spesso, si indebitavano ricorrendo al banco dei pegni del Monte di Pietà.

I romani rimangono tuttora fedeli alla tradizione. Nelle trattorie e nei ristoranti tipici della Capitale, soprattutto nei rioni di Testaccio e Trastevere, è imperativo servire un ottimo piatto di gnocchi il giovedì, il baccalà con ceci il venerdì, e la saporita trippa alla romana il sabato.

Semolino o patate: il gusto della tradizione

Saporiti, genuini, facili da preparare: gli gnocchi non hanno bisogno di molte presentazioni. Sono tra i primi piatti più amati dai romani.
Una porzione fumante di questa pietanza, condita con un semplice e profumato sugo di pomodoro e basilico o con ragù di carne, è un must, sinonimo, per antonomasia, della calda atmosfera delle mura domestiche. Questa semplice e gustosa pasta fatta in casa è un rito che si è esteso dal giovedì alla domenica, il giorno di festa in cui la famiglia si riunisce attorno alla tavola imbandita per un pranzo allegro e conviviale all’insegna della ricca gastronomia capitolina. Ancora oggi, i bambini usano canzonarsi tra loro, per scoppi di ilarità immotivata, con il simpatico detto popolare "Ridi ridi, che mamma ha fatto i gnocchi". L'origine del nonsenso risale probabilmente al dopoguerra, quando, a causa dell'estrema povertà, trovare gli gnocchi in tavola era una sorpresa gradita.

Nella cucina tradizionale romana compaiono due tipi di  preparazioni: gli gnocchi alla romana, realizzati con semolino, latte, uova, burro e parmigiano, a forma di disco e gratinati in forno; quelli “del giovedì”, fatti con patate, uova e farina e bolliti in acqua, oggi protagonisti di ricette creative e rivisitazioni gourmet in straordinari abbinamenti con verdure sfiziose, formaggi pregiati, pesce e molluschi, come i delicati gnocchetti alle vongole veraci dei talentuosi chef del litorale romano.

VI proponiamo le nostre ricette. Non vi resta che scegliere in base alla vostra curiosità e al vostro gusto. Altrimenti, perché non provarle entrambe?

Le ricette

Gnocchi del giovedì
Ingredienti
•    5 kg di patate
•    125 g di farina bianca
•    2 tuorli d'uovo
•    125 gr di burro fuso
•    125 di parmigiano grattugiato
•    Sale qb
Preparazione
Lavate accuratamente le patate e fatele lessare con la buccia in acqua leggermente salata. Pelatele, schiacciatele, mescolatevi la farina con un pizzico di sale. A parte, sbattete i tuorli d'uovo e aggiungeteli al composto, mescolando con cura fino a quando non sarà completamente assorbito. Una volta pronto, prendete una manciata del composto, spianandolo con le mani sul piano di lavoro precedentemente infarinato, dandogli la forma oblunga di una salsiccia del diametro massimo di 1 cm. Con un coltello tagliate la salsiccia in segmenti di circa 2 cm, metteteli su un panno pulito per circa 1 ora, lasciandoli asciugare. Una volta asciutti, immergeteli in acqua portata a bollore in una grossa pentola, lasciandoli cuocere per circa 2 minuti, fino a che non vengono a galla. Toglieteli con un mestolo forato e metteteli in un contenitore grande. Versate quindi il burro fuso cospargendo di parmigiano a piacere. In alternativa, condite con sugo di pomodoro fresco e basilico o ragù di carne.

Gnocchi alla romana
Ingredienti (per 4 persone)
•    1 litro di latte
•    250 g semolino
•    100 g burro
•    80 g di parmigiano grattugiato
•    2 tuorli d’uovo
•    noce moscata
•    sale
Preparazione
Fate bollire il latte con una noce di di burro, un pizzico di sale e di noce moscata. Appena il latte avrà raggiunto il bollore, versate a pioggia il semolino, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Quando risulterà uniforme e denso, spegnete il fuoco, unite il burro e mescolate con un cucchiaio fino al completo assorbimento. Incorporate i tuorli, sempre mescolando bene, e poi aggiungete il parmigiano, amalgamando il tutto. Trasferite il composto in una teglia oliata e stendetelo fino a un’altezza massima di 1 centimetro. Lasciatelo raffreddare e accendete il forno a 200°.  Quando il preparato si sarà raffreddato, ricavate dei dischetti di circa 4 cm di diametro con un coppa-pasta o un bicchierino da caffè. Adagiate gli gnocchi di semolino in una pirofila imburrata, spennellateli con burro fuso e spolverateli di parmigiano. Fate cuocere in forno per 15 minuti più altri 5 minuti di grill. Sfornate e servite ben caldi.

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