Di Roma imparerete a conoscere i monumenti famosi, le piazze maestose e la storia millenaria. Vogliamo però svelarvi anche un modo originale per esplorare la capitale e per entrare a contatto con la sua essenza più vera. Il protagonista? Il cibo! Con l’articolo di oggi vi accompagniamo in un itinerario tra le specialità più note della cucina romana. Quelle della tradizione, risultato di ricette tramandate da generazioni, da gustare passeggiando per le vie. Proprio per questo non vediamo l’ora di condividere la nostra selezione del migliore street food di Roma.
Una nota doverosa: sappiamo bene che il più delle volte la fame ci coglie all’improvviso. Tuttavia non dimentichiamo di rispettare al meglio le norme igieniche che in questo periodo risultano davvero indispensabili. Ricordiamo di non affollarci in attesa della nostra ordinazione e di igienizzare le mani per gustare queste prelibatezze in piena sicurezza.
Il supplì
Crediamo di non esagerare definendolo un caposaldo della cucina popolare romana e una leccornia imperdibile quando si è alla ricerca del migliore street food di Roma. Il supplì si compone di mozzarella filante e riso condito, il tutto fritto in modo da creare una panatura croccante ma sottile. Un occhio e un palato inesperti potrebbero facilmente confonderlo con l’arancino (o arancina) della cucina siciliana, ma la differenza è sia nella forma che nella sostanza. La ricetta romana prevede, infatti, che il supplì contenga anche uovo e che il riso al suo interno sia completamente rosso, perché condito con sugo di ragù di carne. Inoltre il supplì ha una forma allungata e cilindrica, mentre quella dell’arancino/a e conica o sferica, a seconda delle zone. Un paio di curiosità? Pare che il nome derivi dall’italianizzazione del termine francese “surprise”, sorpresa. E sempre a questo aneddoto è legato il nome completo della ricetta, che sarebbe “supplì al telefono”. Il supplì infatti, per essere mangiato, va aperto in due e, così facendo, la mozzarella crea un “filo” tra le due estremità, ricordando un telefono.
E la “surprise” menzionata poco fa deriva proprio da questo effetto!
Panino con la porchetta
Impensabile passare per Roma senza aver gustato un buon panino con la porchetta, rigorosamente di Ariccia, tra due fette di pane casareccio di Lariano, per abbracciare la scelta più tradizionalista, o in una “ciriola” farcita. Troverete tante valide alternative a Roma, ma se vi trattenete sufficientemente a lungo e l’argomento vi incuriosisce, fate un giro in zona Castelli Romani, la vera patria delle fraschette, le tradizionali osterie popolari. Per un’esperienza culinaria che si rispetti, abbinate il panino a un vino rosso locale o a una buona birra.
La Panzanella
Si tratta di una ricetta comune a varie zone dell’Italia centrale che prevede l’utilizzo di pane bagnato, olio, aceto, pomodori pepe e basilico, ma la sua variante romana ha dei tratti distintivi ben definiti. Il pane usato a Roma è la classica pagnotta tonda casereccia, che secondo la ricetta originale va tagliata a metà, orizzontalmente. Ciascuna metà viene bagnata, strofinata e guarnita con il pomodoro, condita con olio, sale, un po’ di aceto e basilico. Nulla vieta, in alternativa, di utilizzare pane a fette, come per la bruschetta. Un piatto semplice e fresco ma gustoso, da gustare soprattutto durante il periodo estivo.
Pizza bianca romana
Senza dubbio uno degli street food più amati e gustati dai romani, uno dei casi in cui la vera perfezione risiede nella semplicità della ricetta. La pizza bianca, che possiamo descrivere come una focaccia bianca morbida più che come una la pizza dell’immaginario comune, è anche il cibo di strada più antico della capitale. Si cucina da duemila anni e, originariamente, veniva condita semplicemente con olio e sale. Ora la riconoscerete da lontano, per le strade, avvolta nella sua carta oleata marroncina. Per un’esperienza 100% local vi consigliamo la farcitura con la “mortazza”, la mortadella, o in una variante golosissima con prosciutto crudo e fichi. Mi raccomando: da gustare rigorosamente calda, appena sfornata .
Il maritozzo
Potremmo non concludere questa gustosa selezione con la star indiscussa dello street food romano dolce? Non potete lasciare la capitale senza aver assaporato il tradizionale maritozzo. Nella preparazione tradizionale di tratta di un panino lievitato non eccessivamente dolce, tagliato al centro e farcito di soffice panna. Solo nella versione quaresimale la ricetta prevede l’aggiunta di uvetta e/o canditi. Vogliamo anche svelarvi l’origine dello strano nome “maritozzo”: tradizione narra che i futuri mariti regalassero il dolce alla fidanzata il primo venerdì di marzo, che corrisponde all’attuale San Valentino. Pensate che il 7 dicembre si celebra proprio il Maritozzo Day. Per maggiori informazioni: maritozzoday.tavoleromane.it.
Ha scritto per noi As far as you can