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Un borgo all’ombra del Castello di Giulio II

Borgo di Ostia antica

Un borgo sospeso nel tempo, davvero piccolissimo, racchiuso entro solide mura e dominato da un imponente castello: il Borgo di Ostia antica sorge a poche centinaia di metri da Ostia antica, ma ha una personalità tutta sua, e una storia ben più lunga di quella della città romana. Una storia che inizia, a pensarci bene, proprio alla fine dell’età romana.

Gregoriopoli: l’origine del borgo
L’abbandono della città romana di Ostia antica fu piuttosto lento e graduale. Pian piano la città si svuotò, si allontanò dalla foce del Tevere e da Portus, l’antico porto di Roma (oggi a Fiumicino) che ormai non svolgeva più il suo importante ruolo economico, e i pochi abitanti della zona rimasti si addensarono presso l’ansa del Tevere. Tuttavia, anche questo luogo non era sicuro dal momento che il litorale laziale era ormai insidiato, prima da popoli barbari poi da pirati. Così nel IX secolo papa Gregorio IV fece fortificare il piccolo borgo, importante perché ospitava nella piccola chiesa paleocristiana oggi dedicata a Sant’Aurea le spoglie mortali di Santa Monica, madre di Sant’Agostino. Le reliquie della santa furono custodite nella chiesa fino alla metà del XVI secolo. Per volere papale furono poi traslate a Roma nel 1430. All’interno di Sant’Aurea oggi rimane una lapide commemorativa.  La chiesa di Sant’Aurea fu a lungo sede vescovile. Alle sue spalle sorse l’edificio dell’Episcopio, che al piano nobile conserva un magnifico salone, il Salone Riario, affrescato da Baldassarre Peruzzi con scene di grandi dimensioni che si ispirano ai rilievi della Colonna Traiana. Il borgo di Gregoriopoli era cinto da mura e aveva un approdo sull’ansa del Tevere. Sorse una prima roccaforte che nel corso del tempo fu potenziata e ingrandita. Fino a che, sotto il pontificato di Giulio II, non si decise di darle il lustro che meritava. L’architetto Baccio Pontelli realizzò il progetto del bel castello di Giulio II.

Il Castello di Giulio II
Cinto da un fossato, il Castello di Giulio II era a tutti gli effetti una fortezza militare posta a presidio dell’approdo sul Tevere e lungo la risalita del fiume verso Roma. La costruzione fu avviata nel 1400 da Martino V, che qui fece erigere un torrione a controllo del Tevere, ma fu Giulio II dal 1483 a volere un vero e proprio castello che inglobò il torrione precedente, costituì un circuito di casematte alla base e portò a tre il numero dei torrioni. Il nuovo castello è maestoso anche se di dimensioni non troppo grandi. Nonostante l’aspetto militare, lo scalone al suo interno fu affrescato completamente con eleganti decori a grottesche che si alternano a pannelli con scene tratte dal mito di Ercole, attribuiti alla scuola del pittore Baldassarre Peruzzi.
Il castello non ebbe vita semplice: dopo meno di un secolo dalla sua costruzione, nel 1557 un’alluvione senza precedenti comportò lo spostamento del letto del fiume Tevere. L’ansa su cui il castello sorgeva era sparita, il fiume si era spostato a qualche chilometro di distanza. Questo segnò la fine della funzione del castello come luogo di controllo e di dogana lungo il fiume e ne decretò il progressivo abbandono, tanto da diventare, nel momento più buio della sua storia, ricovero per il bestiame e alla fine dell’Ottocento la prigione in cui alloggiavano i condannati ai lavori forzati che per primi portarono alla luce i resti della città romana di Ostia antica. Oggi il Castello dei Giulio II è uno dei Luoghi della Cultura del Parco archeologico di Ostia antica e si può visitare solitamente nel weekend a piccoli gruppi di massimo 12 persone (meglio, in ogni caso, consultare il sito web del Parco per non avere sorprese).

Visitare il Borgo di Ostia antica
Il Borgo di Ostia antica è davvero molto piccolo. Passati sotto la porta aperta nelle mura si è in piazza della Rocca, davanti a noi l’imponente mastio del Castello di Giulio II. Una fontana centrale e poche case separate da due piccole vie strette completano l’impianto urbanistico, progettato a metà del Quattrocento. Il borgo è una vera bomboniera: le casette sono curate al dettaglio, dal colore dell’intonaco ai fiori alle finestre; è davvero piacevole passeggiare qui e fermarsi a giocare con qualche micio. Il consiglio è di dedicare a Ostia antica una giornata: al mattino si può visitare l’area archeologica di Ostia antica, si può pranzare in uno dei ristorantini all’interno o all’esterno delle mura e si può passeggiare nel borgo divertendosi a individuare gli scorci più pittoreschi (Ostia antica è decisamente instagrammabile). Se venite di sabato o di domenica, poi, al pomeriggio potete visitare il Castello di Giulio II, completando così la vostra giornata in questo luogo che è davvero sospeso nel tempo

Ha scritto per noi Maraina in viaggio

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