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Storie di guerra e di resilienza al Drugstore Museum

dal 24 Febbraio 2024 al 5 Maggio 2024

Una mostra fotografica dedicata all’Ucraina a due anni dall’inizio della guerra: nel secondo anniversario dell’invasione russa, avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, la Soprintendenza Speciale di Roma accende un riflettore sugli orrori quotidiani del conflitto con una mostra a ingresso gratuito al Drugstore Museum, un museo “atipico” aperto alla contaminazione tra le arti e situato in uno stabile commerciale degli anni Sessanta che conserva i resti di alcuni sepolcri imperiali della necropoli Portuense.

Curata dalla Soprintendente Speciale Daniela Porro, dal direttore del Drugstore Museum Alessio De Cristofaro e dall’archeologo e poeta Marcello Tagliente, la mostra “Irpin’, storie di guerra e di resilienza” si apre con uno scatto del palazzo presidenziale di Kyiv protetto con i sacchi di sabbia. L’immagine inquadrata dall’obiettivo della macchina fotografica di Massimo Listri, maestro della fotografia d’architettura e d’ambienti, è la prima tappa simbolica del reportage realizzato da Simone Proietti Marcellini e Antonio Romano del Gaze Collective a Irpin’, una delle città colpite dalla furia bellica all’inizio del conflitto.

Le sei storie narrate da altrettante sequenze fotografiche offrono uno spaccato della vita dei civili in guerra facendo entrare i visitatori nelle case di Tatyana, Oleksander, Oksana, Lyudmila, Inna e Svitlana e dando voce ai protagonisti di tante microstorie fatte di dolore, separazioni, resilienza, di paura ma anche di speranza. Nell’esposizione sono presenti anche fotografie stampate in grandi dimensioni che rappresentano gli effetti della guerra sulla città, intervallate da poesie di autori ucraini contemporanei, selezionate da Marcello Tagliente.

Arricchita nei weekend da incontri e approfondimenti con la partecipazione dell’associazione Ucraina CreAttiva APS e di studiosi e artisti italiani e ucraini, la mostra invita a non dimenticare quanto accade a poca distanza da noi e a mantenere alta l’attenzione sui diritti alla vita, alla libertà, alla pace e all’autodeterminazione dei popoli.

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