
Nel giugno del 1849, il colle del Gianicolo, e in particolare la località nota come Colle del Pino, fu teatro dell’ultima strenua difesa della Repubblica Romana contro le truppe francesi inviate da Luigi Napoleone Bonaparte in soccorso del pontefice. A distanza di circa 100 anni, nel 1941, per rendere omaggio a tutti coloro che avevano combattuto nelle battaglie per Roma dal 1849 al 1870, in questo luogo fu inaugurato il Mausoleo Ossario Garibaldino, un austero quadriportico in travertino con bracieri di bronzo ai lati e un’ara al centro, al di sotto del quale si apre il sacrario che raccoglie i resti dei caduti, tra cui Goffredo Mameli, autore dell’inno nazionale italiano.
Chiuso a ottobre 2024 per consentire i lavori di restauro curati dalla Sovrintendenza capitolina all’interno del programma PNRR - Caput Mundi, il Mausoleo Ossario Garibaldino ha riaperto pubblico all’inizio di giugno ed è visitabile dal 10 giugno dal martedì al sabato, dalle 9.30 alle 13.30. Il progetto di conservazione è stato realizzato con l’obiettivo di preservare, valorizzare e migliorare il monumento, garantendone una fruizione sicura. Gli interventi effettuati hanno compreso il restauro delle superfici lapidee interne ed esterne del quadriportico, la sistemazione della pavimentazione e la manutenzione delle superfici in bronzo dei 4 bracieri.
Sempre nell’ambito programma PNRR - Caput Mundi, è stato portato a termine anche il restauro degli affreschi della latrina di via Garibaldi, a pochi metri di distanza dal Mausoleo: un “bagno pubblico” datato tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C. scoperto casualmente nel 1963. L’intervento ha riguardato anche il potenziamento dell’illuminazione e l’ampliamento dell’area dedicata ai visitatori.
