Un’idea di cultura diffusa e sostenibile è alla base del progetto voluto da Roma Capitale che sta portando alla creazione di una rete di spazi di studio, lettura e condivisione complementari alle biblioteche. Anche se coordinate dall’Istituzione Biblioteche di Roma, le nuove aule studio non sono però legate alla necessità di consultare testi in deposito: sono state infatti pensate anche come luoghi dove incontrarsi e socializzare, e sono quindi rivolte innanzitutto ai più giovani, alle centinaia di migliaia di studenti e studentesse che vivono nella Capitale.
Una novità ulteriore riguarda gli orari di apertura, più estesi di quanto non avvenga con le sale lettura bibliotecarie: le aule studio, ospitate all’interno sia di strutture comunali sia di spazi di proprietà pubblica o privata, in una logica di sinergia e di cooperazione con il tessuto civico-culturale della città, sono accessibili spesso anche nelle ore serali e nei giorni festivi. Finora sono cinque le nuove aule studio allestite nel giro di pochi mesi dal centro alla periferia della città. Al primo spazio comunale inaugurato nel settecentesco Palazzo Braschi (aperto dal martedì a domenica dalle 10 alle 19) hanno fatto seguito le aule studio del Centro Euclide, nel quartiere Parioli, e di Montespaccato, nel Municipio XIII.
Nell’ultimo mese hanno infine visto la luce l’aula studio Trionfale, all’interno della struttura che ospita il Mercato Trionfale, uno dei più grandi e più storici mercati rionali della città (aperta per il momento dalle 10 alle 18 nei giorni feriali e dalle 10 alle 14 il sabato e la domenica) e l’aula studio La Pelanda (aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30), il cui allestimento è stato curato dall’Azienda Speciale Palaexpo. Situata all’interno del Mattatoio di Roma, nel Rione Testaccio, l’aula studio La Pelanda rientra nel più complessivo disegno di riqualificazione e valorizzazione dell’area.
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