Il nome deriva probabilmente dalla famiglia Porzi che nel medioevo possedeva molti edifici nella zona. Le prime notizie le abbiamo alla fine del XII secolo mentre l’inglobamento da parte della chiesa di San Bonaventura avvenne con certezza nel 1575 per volere di Gregorio XIII. Fu sottoposta a numerosi interventi di restauro a partire dal 1650 e successivamente nel 1736 e nel 1859-63. Dalla fine del XIX secolo è gestita dalle suore di Santa Maria Riparatrice. L’esterno è tuttora visibile ed è caratterizzato da una cornice con mensole di pietra chiusa fra due file di mattoni tagliati a dente di sega. L’interno della chiesa inferiore, a due navate di diversa altezza spartite da quattro archi a tutto sesto, è raggiungibile attraverso una botola posta nella chiesa superiore cui a sua volta si accede tramite la sacrestia. Sulla navata minore si possono ancora ammirare resti di dipinti del XIII-XIV secolo.
Informazioni
Per gli orari delle messe e le modalità di visita rivolgersi alla Casa Generalizia annessa della Società di Maria Riparatrice
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